Giovedì 17 Aprile 2025
MARIA GRAZIA LISSI
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Il nome della rosa alla Scala. La Eco-filosofia diventa un’opera

Firmata Filidei, regia di Michieletto: al debutto il 27, tutte le repliche già sold out

L’opera Il nome della rosa pronta per il debutto alla Scala. Sul podio, Ingo Metzmacher

L’opera Il nome della rosa pronta per il debutto alla Scala. Sul podio, Ingo Metzmacher

Attesa da tempo, discussa ancora prima del debutto, arriva al Teatro alla Scala l’opera in due atti tratta dal capolavoro di Umberto Eco Il nome della rosa di Francesco Filidei, libretto dello stesso compositore e Stefano Busellato con Hannah Dübgen e Carlo Pernigotti (dal 27 aprile al 10 maggio). E per dare il senso dell’evento basta un dato: cinque rappresentazioni tutte già sold out.

L’opera è stata commissionata dal Piermarini insieme all’Opéra National de Paris con la collaborazione del Teatro Carlo Felice di Genova. Sul podio Ingo Metzmacher, che racconta: "Questo lavoro ha richiesto un grande impegno, al mio fianco Filidei con cui potevo confrontarmi quotidianamente". La regia è di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, i costumi Carla Teti, le luci di Fabio Barettin, la coreografia di Erika Rombaldoni.

"È stato un lungo processo, durato quattro anni", ricorda Filidei, alla terza opera dopo Giordano Bruno e L’inondation. Una sfida quella di tradurre in opera il complesso romanzo pieno di “trabocchetti“ filosofici travestito da giallo che Eco diede alle stampe nel 1980, un bestseller mondiale, poi trasportato al cinema da Jean-Jacques Annaud con Sean Connery. Ma il Medioevo su cui ha lavorato Michieletto non sarà quello delll’immaginario filmico. "L’ambientazione è medievale – conferma il regista – ma con immagini di volta in volta contemporanee". Fulcro di un racconto in sette giornate (tre formano il primo atto, quattro il secondo) una grande cantoria ottagonale che ospita il coro, sormontato da un labirinto sospeso: condurrà visivamente il pubblico alla rosa in un un viaggio di misteri che passano attraverso miniature e bestiari.

Il cast è stellare: Kate Lindsey en travesti nel ruolo di Adso da Melk e Lucas Meachem in quello Guglielmo da Baskerville, i due protagonisti, il novizio e il francescano investigatore. Al loro fianco – tra i tanti di una nutrita compagnia – Jorge de Burgos, Fabrizio Beggi, Giorgio Berrugi, Roberto Frontali che sarà l’ex dolciniano Salvatore ("Penitenziagite!") mentre la sventurata ragazza del villaggio (ma anche la statua della Vergine) avrà la voce di Katrina Galka. Ruolo en travesti anche per Daniela Barcellona nei panni dell’inquisitore Bernardo Gui.

Lo sguardo sulla vicenda mantiene come nel romanzo lo stupore della scoperta del giovane novizio Adso da Melk. "È il ruolo più difficile che abbia mai affrontato – sottolinea la giovane Kate Lindsey –, dalle mille sfumature". Il nome della rosa di Francesco Filidei sarà ripreso dalle telecamere di Rai Cultura; la prima del 27 aprile sarà trasmessa in diretta da Rai Radio Tre. L’opera inaugura il 34° Festival Milano Musica, che si terrà fino al 6 giugno ed è dedicato a “Francesco Filidei. Fiori, tempo, respiro”.