
Uno degli scatti di Elliott Erwitt (1928-2023) esposti a Palazzo Reale a Palermo
Le opere di Elliott Erwitt per la prima volta in Sicilia a Palazzo Reale di Palermo. L’esposizione è organizzata dalla Fondazione Federico II, con il patrocinio del ministero della Cultura e del consolato generale degli Stati Uniti d’America a Napoli. La mostra (che apre oggi) curata da Biba Giacchetti, una delle massime conoscitrici di Erwitt a livello internazionale, e Gabriele Accornero, è composta da una selezione inedita con le foto più note di Erwitt: le serie Icons, Kolor, Family, Self Portrait, 190 opere, di cui 110 esposte e 80 in una video proiezione in alta definizione.
Autore di punta dell’agenzia Magnum Photos, Erwitt è stato dei maggiori fotografi contemporanei. I suoi scatti raccontano i momenti nevralgici della storia del Novecento, catturando momenti unici di vita quotidiana. Erwitt mette al centro del suo obiettivo i riferimenti antropologici per approfondire ed evocare gli accadimenti storici più importanti. Celebre è la foto a Marilyn Monroe con il vestito che si solleva, scattata sul set di Quando la moglie è in vacanza, un’immagine che è diventata parte dell’iconografia del XX secolo, con un valore pressoché identico a quello dei più noti quadri della storia dell’arte.
Scomparso il 29 novembre 2023 all’età di 95 anni, il grande fotoreporter sintetizza nelle sue opere l’interesse per l’uomo e il gusto dell’attimo che sa cogliere con ineguagliabile magia. Tra i suoi soggetti preferiti figurano i cani: la sua capacità di osservare e rappresentare le abitudini di questi animali e dei loro proprietari ha dato vita a immagini che raccontano molto sulla società e sulle relazioni umane. Le sue fotografie canine sono state raccolte in diversi libri, veri e propri riferimenti per gli amanti della fotografia e degli animali. Non meno importante è il suo lavoro come fotografo di personaggi famosi. Erwitt ha immortalato figure leggendarie come Marilyn Monroe, John F. Kennedy, Muhammad Ali, realizzando veri e propri ritratti che vanno oltre la semplice schematizzazione, per rivelare introspezioni e aspetti sorprendenti dei suoi soggetti.