Giovedì 18 Aprile 2024

Il Made in Italy apre una finestra sull’Africa

Oggi il via alla manifestazione all’insegna dell’inclusività: 59 sfilate, decine di appuntamenti e anche “The Black Carpet Award“

Un modello firmato Laura Biagiotti

Un modello firmato Laura Biagiotti

E ora la donna, con le collezioni dell’autunno-inverno 2023-2024 presentate sulle passerelle di Milano Fashion Week, manifestazione eccelsa per numeri e importanza dei brand organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana presieduta da Carlo Capasa. Una grande organizzazione, una macchina che raduna migliaia di professionisti del settore, da stasera con l’evento di apertura a lunedì 27, con 59 sfilate in calendario (di cui 54 fisiche e 5 digitali), 70 presentazioni e 29 eventi speciali, per un totale di 165 apputamenti. Schiacciata tra Londra, con la sua fashion week in affanno, e Parigi che giganteggia con nove giorni di defilè e lo strapotere dei colossi del lusso internazionale, Milano come sempre farà la sua parte sostenendo oltre che la bellezza e la cura delle collezioni femminili i nuovi valori che negli ultimi anni hanno caratterizzato un gran bel cambiamento.

Stavolta Camera Moda promuove anche un The Black Carpet Award per premiare i talenti dai paesi dell’Africa nel segno di un’inclusione vera. Stessa impronta per l’impegno di Capasa verso i giovani talenti stilistici promossi nell’Hub fin da domani sera per mostrare il loro volto creativo ai buyer sempre a caccia di nuovo. Naturalmente continua la svolta inclusiva sul genderless e sulla moda senza confini di razza e di culture.

Per prima cosa i valori del Made in Italy, che è fatto di creatività, qualità, innovazione, lavoro socialmente equo e sostenibilità. Un identikit che piace al mondo visti i risultati di crescita a due cifre del nostro export nel mondo e i quasi cento miliardi di euro di fatturato. Partito con prudenza, questo 2023 sarà la cartina di tornasole per le aziende di settore che hanno molto sofferto con la pandemia e le ricadute della guerra Russia-Ucraina. Fra gli operatori c’è un cauto ottimismo e come sempre energia, coraggio, voglia di tornare ai tempi pre Covid. La moda in Italia è la seconda voce del nostro bilancio dei pgamenti, con sessantamila aziende che occupano circa seicentomila persone. Dunque un motore di sviluppo di primo piano.

Insieme ai temi inclusivi, quest’anno a Milano si prospetta un’ottima vetrina per l’alto artigianato, come nel caso di Cruciani, marchio di eccellenza umbro di proprietà di Orlean Invest Holding, che presenta a Milano una collezione lavorata tutta a mano da maestranze espertissime, con cashmere e seta e ponchos con frange. "L’artiginato è il futuro della moda moderna" dice Riccardo Antonioni direttore commerciale di Cruciani.

Assente Versace che va a sfilare il 10 marzo a Los Angeles, sono confermati tutti i big, da Giorgio Armani che come sempre chiude generosamente la kermesse trattenendo stampa e compratori, a Gucci, con la sfilata dell’ufficio stile che fa da ponte con il debutto del nuovo direttore creativo della maison del Gruppo Kering, Sabato De Sarno, che sfilerà a settembre prossimo. Tomo Koizumi viene a Milano sostenuto da Dolce e Gabbana e porta il suo stile jap per la nex generation tanto amato anche da Lady Gaga.

Ieri ha sfilato al Piccolo Teatro con il marchio di famiglia Laura Biagiotti, l’erede della grande stilista regina del cashmere: a Lavinia Biagiotti Cigna, figlia amatissima di Gianni e Laura, il compito di portare avanti la tradizione di eleganza garbata e di valore del brand, famoso anche per i profumi leader del mercato internazionale, prodotti e distribuiti da Angelini Beauty.

Si rinnova il famoso “abito bambola” che diventa quasi uno spolverino, e a fine passerella danzano Eleonora Abbagnato e Jacopo Tissi, danzatori di grande prestigio internazionale. Per Biagiotti la moda è bellezza e ieri anche spettacolo.

Cristina Parodi con l’amica Daniela Polizzi hanno creato il brand Crida, per abiti chic e semplicemente perfetti dedicati stavolti all’eleganza “piemontese” di Marella Agnelli. Debutta con una presentazione in una galleria d’arte Ilaria Durazzi che è la fidanzata di un artista come Maurizio Cattelan, col brand Durazzi Milano, con una collezione dedicata al mondo dell’equitazione.

 

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