
Enzo Fusco è appena tornato da Seoul, in Corea, dove ha perfezionato gli accordi di licenza e distribuzione per il marchio Ten C che rappresenta una delle colonne del Gruppo FGF che ha fondato nel 1998 e di cui è presidente e ad e che ha in Blauer Usa il suo baluardo creativo e di vendite. Fusco ha un’incredibile carriera alle spalle ed entusiasmo da vendere. Nato in Piemonte, pugliese di origine e veneto di adozione, questo stilista-imprenditore è un innovatore, un uomo che ha unito in Blauer Usa il Dna dello stile italiano con l’anima internazionale del marchio americano trasformando il ’look Army’ in modo contemporaneo.
Presidente, lei ha appena aperto il primo negozio Blauer Usa a Roma. Perché la capitale?
"Per un motivo di cuore e di nostalgia di quando facevo solo lo stilista ed ero impegnato nelle sfilate a Roma trent’anni fa. Un periodo bello della mia vita che ha anticipato poi la svolta 25 anni fa come imprenditore. Sono felice di aver aperto in via delle Convertite, una traversa di via del Corso e lo store è già partito abbastanza bene".
Quanti altri monobrand Blauer ha in Italia?
"Oltre a Roma, le boutique sono a Milano, Cortina, Padova e in Sardegna. Poi ci sono 10 negozi in frachising esclusivo e ho idea di aprire ancora magari a Torino o a Napoli dove Blauer Usa è molto forte. Presto forse anche in provincia: Monza per esempio".
Com’è andato il suo recente viaggio in Corea?
"Molto bene, Seoul è una città galvanizzante, piena di vita. Ho concluso un importante accordo con Hyundai per Ten C. I miei partener coreani apriranno 10 negozi in tre anni e poi uno shop in shop a Seoul. In Corea lavorano, guadagnano, spendono".
Lei ha un grande archivio nell’azienda veneta che è in una villa del Settecento nella campagna padovana dove c’è anche l’atelier di FGF Industry...
"Ho 40.000 pezzi che colleziono da sempre, scovati nelle mie ricerche nel mondo. Sono una continua fonte di ispirazione per le collezioni dei miei brand".
Nella collezione invernale del prossimo anno ci sono tante novità. Come il piumino leggero che si adatta ai cambiamenti del clima…
"Certo, abbiamo dovuto cambiare un po’ le cose visto il caldo che fa anche in autunno. Perciò meno parka da superfreffo e più piumini da 100 grammi. Leggeri e scomponibili, col gilet che permette di avere due capi in uno. Poi c’è una parte di capi con tessuti riciclati che per me e la mia azienda sono sono una novità: da dieci anni sperimentiamo il riciclo, in tanti ci hanno imitato oggi, ma va bene così".
Moda uomo e moda donna. Quanto pesano nella produzione e nel bilancio di Blauer Usa?
"L’abbigliamento donna cresce sempre più. In inverno le collezioni maschili e femminili rappresentano ognuna il 50% del prodotto e del fatturato, in estate invece la donna cala al 25%".
Quanti pezzi produce l’anno e dove?
"Seicentocinquantamila. Produciamo dove c’è qualità e convenienza in particolare in Cina, Turchia, India, Romania e per la maglieria in Italia".
A quanto chiuderete come fatturato quest’anno?
"Saremo intorno agli 80 milioni di euro, con altri 14 milioni con la licenza delle calzature, in totale dunque arriveremo a 94 milioni di euro".
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