Venerdì 6 Dicembre 2024
BARBARA BERTI
Magazine

Il fratello buono di J.R.: "Dallas mi cambiò la vita. Ora porto l’amore a teatro"

Patrick Duffy interpretava Bobby Ewing: l’entusiasmo dei fan è ancora intatto. "Le elezioni Usa? Sono imbarazzato, ma supereremo anche questa fase"

Il fratello buono di J.R.: "Dallas mi cambiò la vita. Ora porto l’amore a teatro"

Patrick Duffy, 75 anni, con la compagna Linda Purl, 69 anni, attrice nota anche per aver recitato in Happy Days

Firenze, 10 novembre 2024 – Direttamente da Dallas sbarca a Firenze Bobby Ewing, il fratello buono di J.R: alto, atletico intelligente e sexy. "È la mia prima volta. Sono stato a Roma, Milano e Venezia. Ma non a recitare in un teatro. Venire a Firenze con la mia compagna è un sogno che si avvera", dice l’attore e regista Patrick Duffy prima di lasciare la sua Los Angeles e atterrare nella culla del Rinascimento per una sorta di luna di miele con la collega attrice Linda Purl con cui fa coppia dal 2020. Duffy è noto soprattutto per la soap opera ‘Dallas’, dove ricchezza, sesso, intrighi e lotte senza esclusione di colpi per il potere hanno tenuto incollati milioni di telespettatori in tutto il mondo negli anni Ottanta. Domani sera (ore 20.30) l’attore e la compagna si esibiranno al Teatro Niccolini di Firenze in ‘Love Letters’ di A.R. Gurney, pièce che in forma epistolare racconta la storia di Melissa e Andrew, i loro cinquant’anni d’amore e perdite, speranze e sogni, vittorie e sconfitte.

Duffy, in Italia si parla solo delle elezioni americane...

"Sono imbarazzato dal risultato. Non è questo il modo in cui avrei voluto che il mondo guardasse il mio bellissimo Paese. Ho seguito da vicino le vicende dell’ultimo decennio e ora sono ancora più convinto di come sia urgente creare valore e far brillare la luce sulle cose positive che riguardano il concetto di Stati Uniti. Supereremo questa fase e continueremo il nostro esperimento di democrazia, una volta di più saremo esempio di come affrontare le avversità ed essere un riferimento per guidare con empatia il nostro popolo e le persone nel mondo".

Fratello di J.R. in Dallas, padre di Brooke Logan in Beautiful, imprenditore divorziato con tre figli nella sitcom Una bionda per papà, tanto per citare i ruoli più noti. Ma come ha iniziato la carriera d’attore?

"Grazie alla mia insegnante di teatro del liceo. Io volevo fare l’architetto, non pensavo di fare cinema. Prima del diploma mi raccomandò di studiare seriamente al college per diventare un attore professionista. L’ho fatto e questo ha cambiato la direzione della mia vita. Molte volte abbiamo una persona che ci fa da guida per portarci in posti che non avremmo scelto da soli. A lei sono eternamente grato".

Dalle bambine che si chiamavano Sue Ellen al tormentone “Chi ha sparato a J.R.“: in Italia Dallas ha segnato la storia della tv...

"Per noi attori dello show è stata una sorpresa vedere come è stata accettata universalmente. Per me Dallas ha certamente fatto la storia della tv e ringrazio ogni singolo spettatore italiano".

La soap le ha cambiato la vita?

"Prima di Dallas ero il protagonista del telefilm fantascientifico L’uomo di Atlantide. Quel ruolo mi aveva dato la prima popolarità, ero entusiasta e pensavo che fosse il massimo che potessi ottenere. Poi arrivò Dallas: già alla seconda stagione eravamo famosi in tutto il mondo. Questo ha cambiato la mia vita, in positivo. Ho imparato in fretta che in ogni momento dovevo essere preparato a incontrare i fan. Mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi, all’inizio non capito tutto questo affetto incondizionato. Oggi, a 40 anni dalla messa in onda della serie originale e a dieci anni dall’uscita del reboot, l’entusiasmo non è diminuito. È fantastico".

Il personaggio di Bobby le assomiglia?

"Credo che Bobby abbia iniziato ad assomigliare a Patrick in molti modi. In un certo senso siamo cresciuti l’uno nella personalità dell’altro".

In Italia oggi spopolano le piattaforme online: secondo lei il successo della serialità è nato con Dallas?

"Certamente ha cambiato le abitudini degli spettatori, tutti attendevano l’episodio successivo con grande trepidazione, avrebbero fatto binge watching ma all’epoca non c’era lo streaming!".

Il suo film preferito? E il regista?

"Domanda difficile, è come chiedere ai genitori di fare una classifica sui figli. Sono un fan dei vecchi film e conosco bene la storia del genere western. Tra gli italiani La ciociara di Vittorio De Sica e Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli sono film che hanno fatto la storia del cinema".

Come trascorre il tempo libero? Hobby? Passioni?

"Con la mia famiglia e la mia compagna. Ho collezionato opere d’arte nel corso della vita ma quattro anni fa le ho vendute. E ho ceduto il mio ranch, così ho iniziato a semplificare la mia vita".