Mercoledì 24 Aprile 2024

Il film perduto di Steve McQueen L’ultimo atto d’amore per la F1

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Steve McQueen, l’attore della vita spericolata – quello che Vasco Rossi "voglio una vita come Steve McQueen", sì, proprio lui – amava moltissimo i motori, si sa. Quello che non si sa, è che alla metà degli anni Sessanta stava per girare un film, da regista, sulla Formula 1. E aveva ingaggiato i migliori piloti dell’epoca: Jackie Stewart, Jim Clark e Stirling Moss, per girare

Day of the Champion. Quel film non è mai stato finito, perché nel frattempo il suo amico – bell’amico – John Frankenheimer aveva girato Grand Prix, battendolo sul tempo.

Beh, la storia è più sottile: McQueen si era innamorato di un libro sulla Formula 1 di un giornalista americano, ne aveva comprato i diritti per farne un film insieme a Preston Sturges, il regista dei Magnifici sette. Ma, durante una cena, scoprì che Frankenheimer aveva opzionato lo stesso libro per la Metro Goldwyn Meyer. Fu una corsa da Formula 1 anche quella per realizzare per primo il film.

Del film di Steve McQueen non si era saputo più nulla. Le riprese già effettuate, scomparse.

Qualcuno, però, le ha ritrovate, pochi mesi fa. Hanno scoperto dei rulli di pellicola in 35 millimetri, a colori. Filmate durante il gran premio di Germania del 1965, al Nürburgring. Sono immagini bellissime, sapore di anni Sessanta, auto di Formula 1 che sembrano ovetti, con cui si correva e si moriva. Così fragili.

Vediamo il pilota Stirling Moss correre come un pazzo, superare, con un casco così leggero che a vederlo oggi mette i brividi. Da questo materiale eccezionale è nato un film documentario di 87 minuti, che sarà proiettato dopodomani, sabato 28 agosto (ore 21.15) su Sky Documentaries.

Si chiama Steve McQueen – il film perduto. Lo si potrà vedere anche in streaming su Now.

Il regista del documentario è Alex Rodger, ma a raccontare la storia c’è uno dei più grandi conduttori americani, David Letterman. Dei tre piloti protagonisti del film, Jim Clarkl morì tre anni dopo, rotolando con la sua macchina e schiantandosi a Hockenheim nel 1968; Stirling Moss è morto a 90 anni l’anno scorso.

Ma sir Jackie Stewart c’è, con i suoi ottant’anni, e con i suoi aneddoti arricchisce il film, che accoglie anche la testimonianza di Richard Sydeman, uno dei massimi biografi di Steve McQueen.

Giovanni Bogani

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