Il Covid rende gli oceani più silenziosi. E le balene stanno meglio

A causa della riduzione del traffico marittimo, gli oceani sono molto più silenziosi rispetto al periodo pre-Covid

Foto: Craig Lambert / iStock

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Uno degli effetti delle restrizioni dovute al Coronavirus è la diminuzione del rumore causato dal traffico marittimo. Con la pandemia in atto, infatti, navi e battelli hanno viaggiato con minor frequenza, e gli oceani sono diventati dei luoghi più silenziosi e, di conseguenza, più semplici da studiare per gli scienziati. Una delle opportunità più intriganti per i biologi marini è stata studiare le balene e il loro canto nella quiete naturale, e le informazioni ottenute si sono rivelate molto interessanti.

Come cambia la vita delle balene senza il traffico marittimo

A scoprire gli effetti sulle balene della diminuzione dei rumori provenienti dall’oceano sono stati gli scienziati del National Park Service, della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e della Texas A&M University. Innanzitutto, spiega uno degli esperti, a largo delle coste americane del Pacifico nord-occidentale e della British Columbia i cosiddetti rumori oceanici sono diminuiti del 30% rispetto ai livelli pre-Covid. Senza l’inquinamento acustico delle imbarcazioni, dunque, i ricercatori hanno potuto osservare da vicino le balene come mai avevano fatto prima d’ora: “È come se questa orribile pandemia abbia restituito alle balene molto spazio per crescere fisicamente e per comunicare in modo diverso tra loro attraverso il canto”, ha detto la biologa marina Christine Gabriele in una conferenza stampa.

Le balene comunicano come gli umani

Gli esiti dei primi studi hanno mostrato che le balene, senza l’inquinamento acustico dalle navi, hanno potuto occupare spazi mai raggiunti negli ultimi 200 anni. I cetacei, infatti, sono stati visti mentre sonnecchiavano e si rilassavano in alcune zone dell’oceano generalmente occupate dalle rotte delle imbarcazioni. Inoltre, grazie al silenzio delle baie dove sono stati effettuati gli studi, gli esperti hanno avuto il privilegio di ascoltare i dialoghi tra le mamme e i cuccioli, che di solito avvengono a toni molto bassi: in condizioni normali, non sarebbe mai stato possibile. Inoltre, gli esperti hanno scoperto che il canto delle balene era più calmo rispetto al solito, e questo è un aspetto che accomuna il loro modo di comunicare con quello degli esseri umani: più c’è rumore, più si alza il tono della voce. Un’ipotesi degli accademici è che questa situazione abbia anche migliorato la salute mentale delle balene: una previsione che dovrà essere confermata o smentita da studi futuri in cui verranno prelevati gli ormoni dello stress di alcuni cetacei della zona.