Venerdì 19 Aprile 2024

Il Covid e il riscatto: Bergamo e Brescia capitali

Al via l’anno d’oro della cultura per le due città lombarde. L’invito di Mattarella: "Unite per un nuovo dialogo in Italia e con l’Europa"

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di

Stefania Consenti

Dalla cultura che non “isola“, di Procida, alla cultura che rigenera, illumina, accende le luci di due città, Bergamo e Brescia, che la pandemia aveva spento, mettendo a dura prova i suoi abitanti. Emozionante avvio di testimone ieri, per l’anno della Cultura 2023 che vede insieme due città e una sola Capitale, una cerimonia avvenuta alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A Brescia, in un gremito teatro Grande, collegato con video con il Donizetti di Bergamo (dove presienzava il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano), fra intermezzi musicali, l’inno cantato da un coro di voci bianche, e splendide immagini dei capolavori del territorio, Mattarella (a lungo applaudito, quasi quattro minuti, e anche all’uscita del teatro) ha voluto sottolineare come "i cento progetti dell’anno di Capitale della cultura saranno una grande occasione. Anzitutto per i cittadini di Bergamo e di Brescia, per chi abita in queste province, in Lombardia: saranno una grande attrattiva per chi vuole conoscere, visitare le vostre bellezze, condividere la vostra vita, assaporare i vostri sapori, apprezzare i gusti e le sensibilità della gente".

E non solo, perché questi luoghi attendono turisti stranieri e invitano tutti gli italiani a riscoprire un territorio ricco di arte e cultura, terra generosa e ospitale. Con i musei che vestiranno le loro migliori livree: alcuni si sono completamente rifatti il look come l’Accademia Carrara di Bergamo che presenta un ricco palinsesto di mostre a partire dalle prossima su Cecco del Caravaggio, l’allievo modello, con prestiti eccezionali e internazionali che arrivano da Berlino, Madrid e Oxford. Brescia, forte del suo ritrovato orgoglio, rilancia con l’area archeologica di Santa Giulia, patrimonio Unesco mentre Bergamo propone le sue Mura, a Bergamo Alta. Per Brescia, la “Leonessa d’Italia“ sarà anche l’anno di inaugurazione del nuovo museo del Risorgimento e di mostre, come quella con la Fondazione Brescia Musei e la Pinacoteca Martinengo su Giacomo Ceruti, non più e non solo il “ Pitocchetto“ ma un pittore europeo.

"La cultura unisce e moltiplica. È una forza dei campanili quella di saper unire e non dividere le energie. Voi raccogliete, nel nord del nostro Paese, lo stesso testimone di Procida; a conferma dell’unità che rafforza l’Italia" ha ricordato ancora il presidene che ha fatto gli auguri a Bergamo e Brescia. "L’esercizio che Brescia e Bergamo, Capitale della cultura, si apprestano a intraprendere è, quindi – ha concluso –, un grande esercizio di libertà, cui guarderà l’intero Paese. L’augurio che rivolgo ai loro cittadini, è di essere protagonisti di un nuovo dialogo che guardi all’intera Italia e all’Europa".

Ci saranno quindi tanti eventi e i festeggiamenti partono da oggi nelle piazze principali delle due città. A Bergamo con la direzione di Francesco Micheli, con i cortei lo spettacolo “I Nuovi Mille“, una coreografia danzata e animata dove i protagonisti sono i cittadini; a Brescia con la direzione di Massimo Bonelli (che organizza il Concerto del Primo Maggio a Roma) un Gala concerto condotto da Ambra Angiolini e con i principali artisti della scena musicale bresciana, da Frah Quintale, Coma Cose, Mr Rain. Mentre in serata in piazza della Vittoria prenderà vita un’installazione artistica monumentale curata da Groupe F. Domani, poi, sarà un giorno di apertura straordinaria dei luoghi della cultura: teatri, musei cinema, fondazioni e molti enti saranno visitabili al pubblico, dando vitaad un palinsesto di eventi che appunto proseguirà per tutto il 2023.

Bergamo e Brescia, ha rammentato ancora il presidente Mattarella, hanno saputo "reagire alla pandemia" mostrando anche bellezze del tutto inaspettate del territorio.

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