Venerdì 12 Aprile 2024

Il Campiello è giovanissimo: trionfa Zannoni

La vittoria a sorpresa allo scrittore 27enne, all’esordio con “I miei stupidi intenti“. Secondo Antonio Pascale, terza Elena Stancanelli

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Bernardo Zannoni, 27 anni

È il giovane scrittore Bernardo Zannoni, 27 anni di Sarzana (La Spezia) con il suo romanzo I miei stupidi intenti (Sellerio), che ha per protagonista una faina, il vincitore della 60ª edizione del premio Campiello, assegnato ieri sera al Teatro La Fenice di Venezia. Zannoni si è affermato a sorpresa con 101 voti (sui 275 espressi) davanti a Antonio Pascale, in gara con La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini (Einaudi); Elena Stancanelli con Il tuffatore (La nave di Teseo); Fabio Bacà con Nova (Adelphi); Daniela Ranieri con Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie).

Zannoni ha raccontato di aver cominciato a scrivere il romanzo a 21 anni e di avere scelto per prima cose dove ambientarlo: un bosco. Da lì l’idea di avere come personaggi degli animali: "Avevo pensato a una volpe, ispirato dal film di Wes Andersen Fantastic Mr. Fox, poi sono passato alla faina, che è meno conosciuta e più originale della volpe". La storia racconta il passaggio della faina dall’eterno presente della vita animale all’acquisizione di una coscienza sul modello umano: "Guadagna qualcosa, ma è anche una maledizione", dice il neo premio Campiello.

Il premio speciale alla carriera è andato a Corrado Stajano, 92 anni, autore di libri-inchiesta importanti, proposti con stile narrativo, come Un eroe borghese, Il sovversivo, Africo. "Il mio lavoro – ha detto Stajano – è stato un modo per raccontare la vita, la società. Io da giovane non pensavo di fare il giornalista, pensavo di scrivere ma non avevo le idee chiare. E poi nel ciclo della vita sono diventato giornalista e ho raccontato tanti fatti che hanno caratterizzato il nostro Paese, non sempre felice purtroppo. Il mio libro più amato? Il sovversivo, dedicato a Franco Serantini, ucciso dalla polizia".

Il 27° Campiello Giovani è andato ad Alberto Bartolo Varsalona con il racconto La Spartenza; il premio Opera prima a Francesca Valente per Altro nulla da segnalare (Einaudi), comopsto con vecchie storie di pazienti di reparti psichiatrici. Il Campiello junior, dedicato ai libri per ragazzi, è stato assegnato a Antonella Sbuelz, per Questa notte non torno (Feltrinelli). Il “Campiello dei Campielli“, assegnato in occasione dei 60 anni del premio, scelto fra i vincitori delle edizioni passate, è andato a La tregua di Primo Levi, vincitore della prima edizione nel 1963.

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