Pioggia, palazzi fatiscenti, strade sventrate, notti interminabili, Mr. Wayne nella versione Pattinson sa di sporco e sudore, trasandato col ciuffo come il Corvo di Brandon Lee o l’indimenticabile cattivo di HedgerJoker. In scudo, maschera e lente Go-Pro postmediale, per due delle tre ore il neo pipistrello fa vecchio cinema investigativo noir e depresso, macchinoso e noiosetto, tra un Enigmista citato dall’horror anni 00 e una Cat Woman di scarsa personalità.
Nella terza ora diventa finalmente protagonista di un incubo metropolitano d’azione più coinvolgente. Dopo il Batman neo-pop, reinventato dal fumetto nel mondo parallelo di Tim Burton, e dopo il Batman esistenzialista, funebre e capitalista di Christopher Nolan, questo firmato da Matt Reeves è “il” Batman, articolo determinativo dell’ambizione: come nuova versione (reboot), cerca una differenza, una distinzione, che per questo primo episodio non s’impone. Le figure del mito vivono molte vite e molte morti, ci ricorda l’antichità. In certi casi producono fino a un miliardo di dollari (ci ricorda Nolan). Al botteghino, la guerra dei supereroi continua.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro