"I ricchi producono quasi la metà delle emissioni nocive per l'ambiente"

Uno studio pubblicato su Nature ha analizzato l’impatto ambientale delle persone più ricche del pianeta, che numericamente sono circa il 10% della popolazione mondiale

Foto: Toa55 / iStock

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Quando si affronta il tema delle emissioni di CO2 è importante focalizzarsi sia sull’inquinamento prodotto dalle industrie, sia sulle nostre attività di consumo, su cosa compriamo e quanto lo utilizziamo: tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo dare un contributo per permettere al pianeta di respirare meglio. Ma lo sforzo dei più poveri rischia di essere annullato dagli eccessi dei più ricchi. A certificarlo è uno studio pubblicato su Nature, che ha messo in luce come lo stile di vita dei cittadini più benestanti abbia un impatto sproporzionato sull'ambiente. I dati documentano infatti che i più ricchi del pianeta (il 10% della popolazione mondiale) producono fino al 43% delle emissioni complessive di gas serra legate ai consumi.

Quanto fanno male gli eccessi nei consumi

I paesi con i Pil più alti sono quelli che inquinano di più. E la colpa non è solo della produzione, ma anche degli eccessi nei consumi: due aspetti che risultano connessi tra loro, perché più si consuma e più le aziende producono (e viceversa). Partendo da questa osservazione, il team di ricercatori ha condotto un'indagine che quantifica i danni ambientali creati dagli eccessi nei consumi e dagli stili di vita delle persone con redditi elevati. I risultati dello studio asseriscono che il 10% più ricco del pianeta produce tra il 25% e il 43% delle emissioni di gas serra mondiali. Entrando nel dettaglio, solo 40 milioni di persone (lo 0,54% più ricco) sarebbero responsabili del 14% delle emissioni nocive connesse ai consumi.

Ridurre i consumi è la chiave

Una persona ricca ha un impatto ambientale centinaia di volte maggiore rispetto a una persona povera. Chi gode di un reddito elevato, scrivono i ricercatori, tende a sposare uno stile di vita non esattamente ecologico: spostamenti continui in aereo o in auto per lavoro o per hobby, veicoli enormi e inquinanti, seconde (o terze, quarte…) case e così via. Il punto su cui si sono focalizzati gli autori è che non basta rendere i consumi più “green”: bisogna ridurli. È importante consumare meno e meglio. "La ricchezza mondiale è in costante crescita, e rischia di annullare gli sforzi quotidiani delle persone con dei redditi nella norma o bassi", si legge nell'articolo di Nature. Una delle chiavi per un mondo meno inquinato, dunque, potrebbe davvero risiedere nel buon senso di quei cittadini molto ricchi che, pur rappresentando un decimo della popolazione mondiale, influiscono sulla salute dell'ambiente quanto il restante 90%.

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