I quattro per l’Estense

Gianni Agnelli, la pandemia, un viaggio nell’Italia di oggi e i guasti della magistratura: i temi dei libri selezionati

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di Stefano Lolli

L’esplosione dell’emergenza Covid a Bergamo e il contagio che dilaga nel Paese, un ritratto in chiaroscuro di Gianni Agnelli a cento anni dalla nascita, un carnet di viaggio nelle storie grandi e piccole d’Italia, il potere e i segreti della magistratura. Tra attualità e riflessione, sono questi gli argomenti dei quattro libri finalisti della 57ª edizione del Premio Estense, selezionati dalla giuria tecnica presieduta da Guido Gentili (e della quale fa parte il direttore di QN e il Resto del Carlino Michele Brambilla) e affidati – come un ideale compito per le vacanze – all’esame della giuria popolare, che si ritroverà il 25 settembre per decretare il vincitore.

Nel pool di 49 libri e autori, sono stati scelti Walter Veltroni con Labirinto Italiano (Solferino), Alessandro Sallusti e Luca Palamara con Il Sistema (Rizzoli), Alberto e Giancarlo Mazzuca con Gianni Agnelli in bianco e nero (Baldini + Castoldi) e Francesca Nava con Il focolaio: da Bergamo al contagio nazionale (Laterza).

I libri candidati erano 49, quasi un record, e fra le esclusioni si contano big come Ezio Mauro, Paolo Mieli, Corrado Augias, Bruno Vespa, Beppe Severgnini. Poco appeal anche per temi ricorrenti in vari volumi, come la storia italiana durante il fascismo o le recenti elezioni americane. Nella stessa riunione, è stato indicato anche il vincitore del riconoscimento Gianni Granzotto, uno stile dell’informazione. Il premio alla carriera quest’anno sarà consegnato ad Andrea Purgatori, cronista e sceneggiatore, oggi autore e conduttore di Atlantide su La7.

Il Premio Estense è emanazione di Confindustria Emilia Centro, la cerimonia conclusiva si terrà come da tradizione al Teatro Comunale Claudio Abbado: "Speriamo senza mascherine", l’auspicio di Gian Luigi Zaina.

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