Giovedì 25 Aprile 2024

I Medici, la saga è un thriller. I Magnifici divi del Rinascimento

Amori, omicidi, intrighi e Dustin Hoffman: la serie-kolossal su Raiuno

Il cast durante il photocall della fiction Rai I MedicI (Ansa)

Il cast durante il photocall della fiction Rai I MedicI (Ansa)

Firenze, 15 ottobre 2016 - «ABBIAMO cercato di intrattenere il pubblico con amori, omicidi e intrighi». Parola di Frank Spotnitz, lo sceneggiatore e produttore che la sa lunga su come incollare il pubblico alla tv, visto che ha lavorato per otto stagioni a “X-Files”. È questa la chiave per entrare nelle otto puntate che raccontano – da martedì 18 ottobre sulla rete ammiraglia della Rai – l’epopea della prima famiglia di banchieri del mondo, i Medici, i “Masters of Florence”. Cast internazionale, scenari suggestivi e il fascino del passato. Per trasformare un racconto storico in un giallo contemporaneo. E conquistare anche i mercati esteri.  «Un onore essere qui a Firenze. Per noi è stata una vera sfida mettere insieme qualcosa di così antico e insieme di così nuovo – dicono Luca e Matilde Bernabei, che con Spotnitz hanno prodotto il kolossal –. Non dimentichiamolo: il Rinascimento grazie a quel che accadde secoli fa a Firenze è qualcosa che viviamo ogni giorno. Perché tutto quello che siamo e siamo diventati è partito da qui».       È QUASI un set il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Gli attori e produttori che si dichiarano increduli di stare seduti in mezzo alla Storia. Manca solo lui, il mito protagonista, Dustin Hoffman, che le immagini ritraggono, stupendo e perfetto nel ruolo di Giovanni. La fiction prodotta dalla Rai per la prima volta nella storia sarà trasmessa dal satellite anche in Ultra HD. «La serie è stata già venduta in molti Paesi all’estero – spiegano ancora Luca con Matilde Bernabei –. È stata una sfida presentarla al mondo, e l’abbiamo vinta». La prima stagione de “I Medici” racconterà la vita di Cosimo I. La seconda – che Frank Spotnitz sceneggiatore e produttore sta scrivendo – si concentrerà su Lorenzo Il Magnifico. «Abbiamo un prodotto che non ha niente da invidiare alle grandi serie americane e inglesi».      LA DIRIGENZA Rai tiene a battesimo questo evento in otto puntate arrivato dopo la presentazione di “Inferno” di Ron Howard, che ha avuto di nuovo Firenze come protagonista. C’è il direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto, e di Rai Fiction, Tinny Andreatta. E gli attori. La serie – ambientata a metà Quattrocento a Firenze e girata anche a Pienza e San Gimignano – è diretta dal regista Sergio Mimica-Gezzan e ha tra i protagonisti un grande Hoffman nel ruolo di Giovanni, padre di Richard Madden che interpreta Cosimo (è l’attore de “Il Trono di Spade” e di “Cenerentola”). Poi ci sono Stuard Martin, il fratello di Cosimo; Annabel Sholin la moglie Contessina; Guido Caprino, Miriam Leone. Alessandro Preziosi veste i panni di Filippo Brunelleschi, a cui Cosimo affida la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore. E ancora, Valentina Bellè e Sarah Felberbaum. La storia parte dal febbraio del 1429 quando a Firenze muore Giovanni de’ Medici, ex mercante di lana divenuto il primo banchiere del Papa. La fiction è una coproduzione internazionale di Rai Fiction e Lux Vide.       SOTTO il grande schermo di Palazzo Vecchio la fisionomia riconoscibilissima dell’artista inglese Skin, degli Skunk Anansie. È sua la (bellissima) sigla, dove appare: «Ho scritto “Renaissance”, che è parte anche della colonna sonora del film insieme a Paolo Buonvino. Nasce da un’idea sua, lo ringrazio di aver pensato a me come partner di questo progetto. È stato un grande onore. Ma per scrivere questo testo ho dovuto studiare il Rinascimento». «Ammetto che non sapevo niente della storia dei Medici – dice ancora Spotnitz – ma poi, informandomi e studiando mi sono reso conto che con loro è veramente nato il mondo moderno. Cioè quello che conosciamo oggi. Perché i Medici hanno dato grandi opportunità alla classe media. Dopo essere diventati i banchieri del Papa – sottolinea –, hanno usato il loro immenso potere per usare il commercio e gli scambi, migliorando le condizioni della gente. Anche per questo Firenze è diventata ed è grande nel mondo». Trionfo per quest’ altro red carpet: che è diventato ormai quasi un arredo per Palazzo Vecchio. 

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