I giovani a nudo: la serie tv sui porno ricatti

Arriva su RaiPlay “Nudes“, il remake italiano in dieci episodi della fiction norvegese. Storie di adolescenti tra vittime e carnefici

Una foto di scena di Nudes, la serie in 10 episodi dal 20 aprile su RaiPlay

Una foto di scena di Nudes, la serie in 10 episodi dal 20 aprile su RaiPlay

"L’obiettivo? Essere sempre vicino ai ragazzi, alla loro pelle, alle loro emozioni, senza giudicarli". Così la regista Laura Luchetti descrive Nudes, la serie in 10 episodi, tratta dall’omonimo teen drama norvegese, disponibile da dopo domani in esclusiva su RaiPlay in modalità boxset, (potrebbe approdare anche su altre reti Rai). Tre minifilm con tonalità diverse, centrati sulla gelosia, il coraggio e la purezza. Il racconto, prodotto da Riccardo Russo per Bim Produzione in collaborazione Rai Fiction, esplora da diverse prospettive il tema del revenge porn e l’impatto che può avere sulle vittime, in questo caso adolescenti.

Tre i filoni narrativi, ambientati nella provincia emiliana: uno ha per protagonista Vittorio (Nicolas Maupas), brillante 18enne che si ritrova ad essere interrogato dalla Polizia per aver postato il video hot di una ragazza, allora minorenne, girato a una festa. C’è poi Sofia (Fotinì Peluso), 16enne che vive un rapporto d’amore con il coetaneo Tommi: il giorno dopo però scopre che le loro immagini sono finite sul web. Infine si racconta l’incubo in cui piomba Ada (Anna Agio), 14enne, che dopo aver inviato a un ragazzo conosciuto online delle sue foto senza veli finisce vittima di un ricatto.

Intorno ai tre personaggi centrali, una rete di amici e genitori, più o meno attenti, per disegnare storie di vita e traumi il più possibile realistici.

La serie originale, creata e prodotta in Norvegia dalle sorelle trentenni Liv e Nina Barbosa Blad con Erika Calmeyer, è nata dalle loro ricerche sul fenomeno del revenge porn. La versione italiana prende anche strade diverse, ad esempio "nel rendere questi racconti di formazione sensuali - dice Laura Luchetti (qui al debutto per il piccolo schermo) che aveva già dedicato al tema dell’adolescenza il pluripremiato Fiore gemello-. La serie norvegese è più pudica, la nostra è più piena di volti, passione, movimenti naturali e puri di quell’età".

L’intento era "fare una fotografia dei ragazzi di oggi, quindi anche di seconde generazioni, orientamenti sessuali, dubbi, fluidità", riprende. "Avendo una figlia adolescente, so che quello delle immagini intime “buttate“ sul web è un tema molto forte, più vicino a noi di quello che pensiamo - sottolinea la regista - . L’opportunità è stata mettere una luce su questa piaga".

Fondamentale l’apporto dei giovani interpreti (molti al debutto), che hanno spesso la stessa età dei loro personaggi: "Se un ragazzo vedendo la serie trovasse il coraggio di fare un passo avanti contro il revenge porn riempirebbe di significato il nostro lavoro - commenta Nicolas Maupas - . Oltre a un’alfabetizzazione digitale, serve un’alfabetizzazione emotiva, per le giovani generazioni, che si trovano immerse nei mezzi digitali e per i genitori, che devono imparare ad affrontare certe situazioni".

Re. Spe.

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