Martedì 16 Aprile 2024

I capolavori degli Uffizi volano a Shanghai Botticelli e non solo: dieci mostre in 5 anni

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di Olga Mugnaini

Dieci mostre in cinque anni. Da Firenze a Shanghai per presentare al popolo cinese i capolavori dell’arte italiana, fra cui Botticelli e i i maestri del Rinascimento. Si intitola proprio così la prima esposizione dell’accordo appena firmato fra le Gallerie degli Uffizi e il Bund One Art Museum di Shanghai, che debutterà nella primavera del 2022 per proseguire fino al 2027. Una stretta di mano fra i due paesi nel nome della cultura, ma che si porta dietro anche precisi impegni economici: per le prime tre mostre il museo cinese verserà all’Italia e agli Uffizi più di due milioni di euro, oltre a una quota variabile a seconda degli incassi, che fin da ora si prevedono da record.

Il debutto è riservato a Botticelli e più in genere al Rinascimento fiorentino. E anche se non partiranno certo opere inamovibili quali la Venere o la Primavera, saranno imbarcati capolavori dell’artista ’neoplatonico’ e amico intimo di Lorenzo il Magnifico, quali Pallade e il Centauro, Ritratto di donna di Palazzo Pitti e probabilmente anche la Calunnia. Accanto, dipinti di Filippo Lippi, Pietro Perugino, Antonio del Pollaiolo, Domenico del Ghirlandaio, Andrea del Verrocchio, per citarne alcuni, in gran parte provenienti dai depositi. In tutto 50 opere.

La seconda mostra è prevista per settembre 2022 e gennaio 2023, e propone una delle collezioni di autoritratti più suggestive al mondo: Autoritratti, capolavori dagli Uffizi, una storia di protagonisti della vita culturale dal 1500 al XXI secolo. E anche in questo caso non mancheranno pezzi da novanta: fra tutti basti il celebre Autoritratto di Raffaello. A completare il tris, da marzo a luglio 2023, Capolavori del Settecento dagli Uffizi, opere classiche e della varietà di scuole del Settecento, compresi alcuni raffinati Canaletto.

L‘annuncio è stato dato dal console generale a Shanghai, Michele Cecchi, all’ImportExport Fair di Shanghai, la stessa durante la quale Macron qualche anno fa siglò la collaborazione museale Francia-Cina.

Un’operazione che ricorda il Louvre ad Abu Dhabi? No, vista la temporaneità dei prestiti. "L’iniziativa – ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini – ha il valore strategico di intensificare la conoscenza e l’apprezzamento per il patrimonio culturale italiano in un hub come Shanghai, che affacciandosi sul palcoscenico cinese offre alla cultura italiana risonanza globale". Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha sottolineato quanto "la presenza continuativa degli Uffizi a Shanghai nei prossimi anni sia strategica per la conoscenza diretta delle nostre collezioni, ricche, diverse e uniche al mondo, e dell’Italia stessa in Cina". Per il sindaco di Firenze Dario Nardella "l’accordo che porterà gli Uffizi a Shanghai è un traguardo storico della diplomazia culturale italiana".

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