Hill nel West Nel nome di Leone

Migration

Il western? Attrae ancora. Walter Hill ha portato ieri a Venezia Dead for a Dollar con Willem Dafoe, Christoph Waltz (foto sotto) e Rachel Branahan. Presentandolo al Lido, Hill non nasconde il suo debito con Sergio Leone, a cui allude anche il titolo stesso del film: "Quello che Leone ha dato è stato ripreso da tantissimi altri registi. Del resto, i registi e i film si parlano fra di loro: Kurosawa era influenzato da John Ford che era influenzato da Griffith, che a sua volta era influenzato da Dickens. I film di Leone, come le musiche di Morricone, sono un patrimonio dell’umanità", dice il regista. Che a ottant’anni suonati omaggia il suo maestro, nel giorno in cui viene presentato, a Venezia Classici, il documentario Sergio Leone. L’italiano che inventò l’America, prodotto da Sky, dal 20 ottobre in sala con 01.

"Dead For A Dollar – spiega Hill, premiato con il Cartier “Glory to the Filmmaker“ – ha molti elementi del western tradizionale: la nobiltà primitiva, i combattimenti d’onore, la dura legge del coraggio. Ma è pure un tentativo di parlare di razzismo e di questioni di genere, problemi contro cui lottiamo oggi".

G. B.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro