Martedì 23 Aprile 2024

HAUTE COUTURE A PARIGI SFILA UNA CREATIVITÀ SENZA LIMITI

di Eva Desiderio

Gli atelier d’alta moda sono più vivi e sperimentali che mai. L’Haute Couture, nonostante la pandemia, vive momenti di gloria forse mai tanto fertili come oggi. Merito degli stilisti-couturier certo e delle persone che lavorano negli atelier. Le grandi maison che ancora possono permettersi l’esperienza unica di una sfilata dal vivo di haute couture sono ancora più motivate a percorrere la difficile arte della creatività senza limiti. Lo si è visto molto bene in tutta quest’ultima settimana a Parigi con le giornate dell’alta moda per l’estate 2022. Protagonisti nuovi valori come la tutela dell’ingegno e del patrimonio culturale di ricamatori e ricamatrici e, non secondario, i valori moderni di inclusione non più solo per il colore della pelle ma anche per la forma del corpo. "L’atelier è il luogo dell’intimo nesso tra mano e testa, è al contempo strumento e spazio sperimentale", dice la direttrice artistica delle linee donna della maison dopo la passerella di Dior al Museo Rodin.

Un omaggio alla relazione con gli altri attraverso oggetti fatti a mano, che si fanno manifesto di cultura di un desiderio di forzare i confini tra arte e artigianato mediante il corpo. Il ricamo non è elemento decorativo: è azione progettuale che struttura la materia. Tutto è ricamato da Dior perfino le calze e le scarpe, che prendono dal ricamo consistenza spettacolare a ritmare i pezzi. Cappotti double perfetti, plissè intriganti, e alle pareti della sala le opere di due artisti ricamatori indiani Madhvi e Manu Parekh insieme ai laboratori della Chanakya Scool of Craft che la Chiuri sostiene.

Kristen McMenamy, 58 anni e una carriera da top incredibile, apre la sfilata di Valentino in miniabito nero con calze autoreggenti a vista e corpetto anatomico ultrachic. Primo segnale di un defilè a tutta inclusività che Pier Paolo Piccioli, direttore creativo della maison, ha sdoganato per primo già da alcuni anni, ma per la forma, l’età e l’unicità del corpo delle modelle scelte per gridare al mondo che sentirsi belle si può, con qualsiasi tipo fisico. "Stavolta sono partito dai corpi di dieci modelle e non dai disegni, per un’alta moda moderna in cui tutto è valido", dice Piccioli. ’Anatomy Of Couture’ è il titolo di questa haute couture di Valentino che ha sfilato per scale e saloni dell’atelier di Place Vendome. Top di oggi e top di ieri salgono e scendono le scale coi colori vivi indossati da Lara Stone, Mariacarla Boscono, tra ruches e fiocchi, col corpo morbido di Jill Kortleve, con Marie Sophie Wilson fino a quella scultura di ebano di Adut Akech. Non meno emozionante, tra surrealismo e austerità, l’alta moda di Schiaparelli col tocco del texano Daniel Roseberry che ha convinto ancora una volta il patron della maison Diego Della Valle. Tre sole tinte, oro, bianco e nero, per un defilè che commuove con abiti scultura ma senza peso. Madame Elsa se fosse in prima fila sarebbe contenta di Daniel Roseberry.

Jean Paul Gaultier offre la possibilità di cimentarsi con la couture in un esercizio sul bustier da parte di Glenn Martens che però stavolta riesce perfino a far respirare le donne sotto al corsetto. Focus sulle spalle e modelle come piantate dentro abiti da sera e cappotti lunghi segnano il tempo senza età di Viktor & Rolf. Alla Bourse va in scena sotto una scenografia alla Star Wars l’alta moda di Fendi secondo la sensibilità di Kim Jones che regna sulle collezione al femminile. Roma, eterna e spirituale, domina nell’ispirazione solenne di Kim Jone. Da Chanel irrompe sulla passerella un’amazzone seducente come la principessa Charlotte Casiraghi, ambasciatrice della maison dei fratelli Wertheimer, Alain e Gerard, nipoti di quel Pierre che lanciò con Mademoiselle Coco il mitico Chanel N.5. Il cavallo non esita e lei neppure nel difficile percorso tra le prime file, mentre Charlotte sfoggia una tenuta perfetta con tanto di giacca di tweed dai riflessi lunari. Un colpo di teatro da parte della direttrice creativa di Chanel Virginie Viard che ha raccolto l’eredita di Karl Lagerfeld.

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