Halloween in Messico, come si festeggia

Per la sfilata di Città del Messico il 27 ottobre attese un milione di persone

La Calavera Catrina, lo scheletro elegante

La Calavera Catrina, lo scheletro elegante

Città del Messico, 2018 - Il giorno dei morti (Halloween all'americana) in Messico è stato dichiarato dall’Unesco, nel 2008, patrimonio culturale immateriale dell’umanità.  Il Día de los Muertos è un evento irripetibile che attira ogni anno oltre 7,5 milioni di turisti da ogni parte del mondo. In effetti è una festa davvero diversa da altre celebrazioni di questo periodo, in quanto unisce tradizioni differenti, da quelle preispaniche a quelle cattoliche di Ognissanti. Si svolge dalla fine di ottobre alla prima settimana di novembre, quando secondo le leggende i morti tornano a visitare le persone care, non per spaventarle ma per dividere con loro cibi e bevande, insomma per fare festa. Feste che si concentrano principalmente in stati come Aguascalientes, Guanajuato, Michoacán, Oaxaca, Puebla, San Luis Potosi e Città del Messico. Qui la parata del Día de los Muertos si terrà sabato 27 ottobre 2018: sarà lunga più di un chilometro e vedrà gli stati di Aguascalientes, Oaxaca, Michoacán e San Luis Potosi come special guest. Teschi, carri allegorici e incredibili Catrina sfileranno attraverso il Paseo de la Reforma, dal monumento di La Estela de Luz allo Zocalo della capitale, che diventerà lo scenario consacrato alle offerte per i defunti. Ci saranno concerti gratuiti di musica rock, jazz, blues e di canti tradizionali messicani per accompagnare queste giornate piene di colori e sapori.

La parata di Città del Messico La Catrina è una figura fondamentale in questi festeggiamenti: è uno scheletro vestito nelle fogge più disparate. La Calavera Catrina ('Scheletro elegante) è un'acquaforte dell’illustratore messicano José Guadalupe Posada, che la creò fra il 1910 e il 1913 : era una sorta di presa in giro delle dame messicane che si abbigliavano all’usanza francese, e ricordava loro che comunque la morte arriva per tutti. Le sue vignette si chiamavano calaveras, ossia teschi, e i teschi gioiosamente colorati e dipinti a motivi floreali sono un’altra caratteristica di queste celebrazioni. L'anno scorso, la sfilata ha avuto più di un milione di partecipanti e oltre 1.500 volontari coinvolti nell’organizzazione, provenienti da diverse parti del Messico e non solo. Quest'anno sono previste circa 2.000 persone coinvolte tra organizzatori e volontari. Quest’anno il Día de los Muertos ha viaggiato oltre i confini del paese portando la tradizionale parata in numerose città nordamericane ed europee. New York parteciperà a questa festa con una celebrazione al Museo Americano di Storia Naturale il 2 e il 3 novembre: il museo ospiterà degli altari dedicati ad alcune specie di animali estinti, un mercatino di prodotti fatti a mano, danze, musica e dimostrazioni artigianali. Curiosità riguardo il Día de los Muertos

In Messico, la morte è considerate parte del ciclo della vita e viene celebrata sin dal periodo pre-Colombiano. Ad esempio, nella mitologia Azteca, i defunti iniziavano un lungo viaggio prima di giungere a Mictlán, la regione della morte. Le famiglie creano altari nelle loro case e offrono alle anime dei loro cari dei pasti speciali, degli oggetti che hanno valore affettivo e ricordi. Su questi altari si trovano diversi oggetti tipici, come i fiori cempasuchil – il garofano d’India – e il delizioso Pan de Muertos. Celebrazioni come il Día de los Muertos hanno permesso di posizionare il Messico come una delle destinazioni preferite dal turismo internazionale. Il paese ha registrato l’arrivo di 39,3 milioni di visitatori internazionali nel 2017, posizionando il Messico al sesto posto della classifica dei paesi più visitati, stilata dall'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO). Per maggiori informazioni sul Dia de los Muertos: https://www.visitmexico.com/day-of-the-dead.

gloriaciabattoni@gmail.com