Mercoledì 24 Aprile 2024

Gruppo Calzedonia e Antonio Marras Matrimonio di qualità

di Eva Desiderio

La Sardegna è la sua terra e da essa ha tratto il suo stile a tutta natura, a tratti ruvido a tratti dolcissimo, carico di valori e di tradizioni antiche, colto eppure popolare. E con la sua terra sempre nel cuore ha deciso di fare moda fin da giovanissimo e di improntare su questa storia personale e universale la sua arte. Ora all’apice di una carriera piena di alti e qualche ’basso’ – perché non è sempre facile restare coerenti con un’immagine e un sentimento – per Antonio Marras si apre un nuovo capitolo di mestiere di stilista e di poeta di emozioni in passerella. Perché un grande gruppo della moda italiano è entrato nel capitale di questo stilista italianissimo. L’operazione, sorprendente e felice, vede protagonisti il Gruppo Calzedonia guidato da Sandro Veronesi che ne è presidente, fondatore e proprietario, e lo stesso Marras, stilista-poeta di Alghero che lavora da sempre anche come costumista per danza e teatro. La firma dell’accordo prevede che il Gruppo Calzedonia entri all’80% nel capitale del brand che ha sempre fatto sfilare moda donna e moda uomo sotto le insegne di una eleganza sognante e piena di significati. Non manca alle linee firmate da Marras anche quella per la casa.

L’azienda Veronesi metterà a disposizione tutta la sua potenza di gruppo per lo sviluppo della produzione delle collezioni dello stilista sardo e per il rilancio del retail. In questo modo Marras potrà dedicarsi alla creatività pura. "Questo accordo rappresenta l’ingresso del nostro gruppo in un mondo di alta esclusività e creatività e quindi da affrontare con prudenza e rispetto – afferma Veronesi dal quartier generale del gruppo che oltre Calzedonia comprende anche Intimissimi, Tezenis, Atelier Emè e Falconeri –. Siamo però convinti che l’arte e l’intuito di Antonio Marras supportati dalla nostra organizzazione, possano dare ottimi frutti".

Felice di aver concluso questa importante operazione finanziaria e produttiva anche Marras. "Finalmente – dice o stilista che continua a vivere ad Alghero con la moglie Patrizia, da sempre la sua musa e più stretta collaboratrice – mi potrò dedicare solo all’aspetto creativo certo che al mio fianco ci sono professionisti di altissimo spessore che mi accompagneranno in questa nuova avventura". Marras lavora nella moda fin dai primissimi anni Novanta, quando iniziò a presentare le sue prime creazioni all’Alta Moda di Roma sotto le insegne dell’etichetta Piano piano dolce Carlotta. Le sue radici erano nella sartoria di famiglia e il suo amore per le vecchie stoffe è sempre stato davvero speciale, collezione dopo collezione. Nel 1999 il suo primo pret-à-porter a Milano, passerella che mai abbandonerà col suo marchio che infatti sfilerà tra pochi giorni per Milano Moda Donna, il 21 settembre alle 9.30.

Molti onori e molta fama durante gli anni parigini quando Antonio Marras oltre che disegnare la sua linea fu chiamato a Parigi come direttore creativo di Kenzo, marchio nell’orbita del Gruppo LVMH di Bèrnard Arnault. Con lui una manager come Concetta Lancieux. Marras per Kenzo, dal 2003 al 2011 un sodalizio lungo e felice. Il ritorno in Italia e le passerelle milanesi nel suo spazio. E sempre speciali le sue rappresentazioni della moda, dalle prime Nuvole alle installazione coi letti antichi di ferro, dai cuscini candidi che volano sulle passerelle alle donne vestite come novelle contadine in fiore. Romantico e poetico Marras ora con l’alleanza con Veronesi (il fatturato del Gruppo Calzedonia nel 2021 cresce e raggiunge i 2.505 milioni di Euro con un aumento del +29,1% a cambi correnti rispetto ai1.941 milioni di euro al 31 dicembre 2020) lo stilista è di nuovo sul trampolino del successo.

Raggiunge il 56% la quota di fatturato estero sul totale fatturato del Gruppo Calzedonia. In continua crescita il volume di vendite realizzato con il canale e-commerce. Con i suoi marchi l’azienda di Veronesi è presente in 55 paesi e il Gruppo intende perseguire una politica di consolidamento nei principali mercati europei; mentre proseguono le aperture anche nel mercato statunitense.

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