Martedì 23 Aprile 2024

Gran Paradiso un palco naturale affacciato sul mondo

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Il Parco Nazionale Gran Paradiso è la più antica area protetta d’Italia e in questo 2022 compie cento anni. Un secolo nel quale le vicende legate al Parco e alla sua gestione hanno subito un’evoluzione tale da portarlo a essere un importante attore internazionale per quanto concerne le strategie di ricerca e conservazione, ma anche di fruizione stessa, della natura. La montagna custode dell’omonimo parco Nazionale, è infatti uno spettacolo della natura ed è l’unico ’4.000’ completamente in territorio italiano.

Uno dei punti di partenza classici per arrivarvi in vetta è il Rifugio Vittorio Emanuele, raggiungibile percorrendo un pratico sentiero dalla località Pont, in Valsavarenche. Meta ideale per l’avviamento all’alpinismo, la cima, raggiungibile con un passaggio facile ma esposto, riserva un finale vertiginoso. Ma basta affidarsi alle guide alpine per vivere al meglio questa emozionante esperienza.

Un tempo riserva di caccia di Casa Savoia, il Parco nazionale del Gran Paradiso fu il primo parco ad essere istituito in Italia, nel 1922, per scongiurare l’estinzione dello stambecco. In ogni stagione, è un privilegio camminare lungo i suoi sentieri e contemplarne la straordinaria natura. Ma l’area turistica del Gran Paradiso è più vasta rispetto alla zona del Parco, raggruppando quattro vallate aostane che si sviluppano dalla valle centrale in direzione sud: la Valgrisenche, la valle di Rhêmes, la Valsavarenche e la valle di Cogne. Completano l’area i pendii che da Saint-Pierre salgono verso Saint-Nicolas per arrivare fino ai 3.000 metri del monte Fallère e del vallone di Vertosan. In questo territorio, noto anche per i suoi incantevoli laghi e cascate, spiccano anche altre montagne particolarmente suggestive come la Grivola, decantata dal Carducci, il Ciarforon, la Grande Sassière e la Granta Pare.

Tra le escursioni di un giorno, raccomandata quella dalla Valnontey al rifugio Vittorio Sella. Lasciata l’auto a Valnontey, nel comune di Cogne, attraversare il ponte sul torrente e salire sul vasto pianoro su cui sorge il giardino botanico Paradisia. Sulla sinistra si imbocca il sentiero per il rifugio Sella che, dopo un breve tratto pianeggiante, entra nel bosco di conifere innalzandosi dolcemente a larghi tornanti. Attraversato il torrente verso sinistra, si risalgono gli ampi pascoli. In leggera discesa si supera nuovamente il torrente e a questo punto si riprende a salire, con lunghe diagonali, fino a raggiungere la conca dove sorgono il rifugio Sella e il casotto dei guardiaparco.

L’altro rifugio alpino che è base ideale per l’ascensione è il Vittorio Emanuele II in Valsavarenche, raggiungibile in due ore di marcia da Pont di Valsavarenche. Il Rifugio Vittorio Emanuele II è base di partenza per l´ascensione al Gran Paradiso, al Ciarforon e ad altre vette del massiccio; immerso nella quiete del Parco Nazionale del Gran Paradiso dà la pPossibilità di raggiungere in due ore il Rifugio Chabod, posto tappa dell´Alta Via numero 4 e situato in posizione panoramica.

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