Un solo spettatore, su un'isola deserta: l'esperimento del Goteborg Film Festival

Trascorrerà sette giorni in un faro del Mare del Nord, in compagnia solo dei film della kermesse: sarà anche un esperimento sociologico

L'isolotto Pater Noster - Foto: sito ufficiale del Goteborg Film Festival

L'isolotto Pater Noster - Foto: sito ufficiale del Goteborg Film Festival

Roma, 4 gennaio 2021 - Il Goteborg Film Festival, vale a dire la più importante kermesse cinematografica di Svezia, ha deciso che nel corso dell'edizione 2021 (29 gennaio - 8 febbraio) condurrà un curioso esperimento di distanziamento sociale: consentirà a un appassionato o a un'appassionata di cinema di trascorrere sette giorni sulla piccola isola rocciosa di Pater Noster, al largo della costa occidentale svedese, in compagnia delle onde e dei film selezionati. Non si tratta di una prova di sopravvivenza, perché il vecchio faro dell'isola è stato trasformato in un hotel di lusso, ma in ogni caso bisognerà trascorrere una settimana in completa solitudine, senza telefono o computer. E pure senza libri: sola compagnia, le 60 pellicole selezionate.

Guardare film su un'isola deserta

Presentando l'iniziativa ai potenziali candidati, che possono proporsi attraverso il sito ufficiale del Festival, il direttore artistico Jonas Holmberg ha assicurato che cibo e bevande saranno di qualità e così pure la stanza assegnata. Bisogna però rispondere ad alcuni criteri: "Essere amanti del cinema, accettare di registrare un video blog giornaliero ed essere emotivamente e psicologicamente in grado di trascorrere una settimana in questo tipo di isolamento" (motivo per cui, dopo una preselezione iniziale, il candidato sarà scelto dopo un colloquio in video).

Esiste anche un piano B, per chi non sarà selezionato per il soggiorno a Pater Noster: ci saranno infatti proiezioni per una persona sola anche all'interno di una sala di Goteborg (il cinema Draken) e della Scandinavium Arena, cioè lo stadio di hockey cittadino: 707 posti a sedere nel primo caso, 12.000 nel secondo, ma comunque una sola presenza consentita a proiezione. Nel caso delle proiezioni al Draken è anche prevista una presentazione video fatta dagli autori delle varie pellicole, una sorta di gala personalizzato. Va da sé che bisogna potere arrivare a Goteborg, dunque gli stranieri, che magari devono pure prendere un aereo, rischiano di restare a bocca asciutta perché impossibilitati a muoversi liberamente a causa delle norme stabilite per contenere la malattia Covid-19.

L'esperimento sociale

L'idea è di portare avanti anche un esperimento sociale e iniziare ad analizzare l'impatto dell'isolamento imposto dalla pandemia di Coronavirus. Con le parole di Jonas Holmberg, riportate dall'Hollywood Reporter: "Guardare film da soli ha cambiato il nostro modo di relazionarci con essi. Abbiamo visto nuove produzioni risuonare con l'esperienza della pandemia e abbiamo visto scene assumere significati inediti. Ad esempio, quelle in cui una persona abbraccia uno straniero le abbiamo guardate in maniera diversa perché era un comportamento che non ci era concesso". Chi non vorrà o non potrà partecipare alle visioni in presenza solitaria, potrà comunque godersi i film online, con un metodo di fruizione già sperimentato durante il 2020 (un abbonamento che dà accesso allo streaming).

C'è anche un film italiano

Un focus speciale del Festival sarà dedicato al tema del distanziamento sociale. Saranno programmati film che hanno esaminato l'impatto della pandemia sul mondo nel suo complesso e sulle singole persone. All'interno di questa sezione troviamo 'Molecole', il documentario di Andrea Segre girato a Venezia durante il primo lockdown.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro