Google al lavoro per aiutare gli utenti a dormire meglio

Big G. sta testando una nuova feature per monitorare il sonno e sviluppare una serie di algoritmi capaci di facilitare il riposo notturno

Uno smartphone sul comodino

Uno smartphone sul comodino

Si chiama Sleep Audio Collection ed è l’ultima funzionalità sulla quale sta lavorando Google per favorire il sonno degli utenti che utilizzano il sistema operativo Android e gli smartphone Pixel. La feature – come racconta il portale specializzato 9to5google.com - è in fase di test tra i dipendenti dell’azienda americana e, se i risultati dovessero dare gli esiti sperati, sarà presto integrata nei dispositivi targati Google con i prossimi aggiornamenti. Come funziona Sleep Audio Collection di Google La nuova funzione Sleep Audio Collection, tramite il monitoraggio notturno del sonno – tosse e russamenti compresi – dovrebbe garantire all’algoritmo sviluppato da Google tutti gli elementi necessari per fornire agli utenti un check-up completo e approfondito del loro sonno, evidenziando i punti di forza e quelli, invece, che non consentono un riposo notturno ottimale. Per sperimentare la nuova feature, Google ha chiesto aiuto ai suoi dipendenti che – come si legge nel documento riservato scovato da 9to5google.com – “lavorano per Big G a tempo pieno e hanno a disposizione un telefono Android per partecipare a questo studio. “È necessario ai fini della sperimentazione – si legge ancora nel documento - che nella stessa stanza non dorma più di un adulto e che questo non lavori per un'azienda concorrente”. Dove si potrà usare Sleep Audio Collection e la questione privacy Molto probabilmente Sleep Audio Collection sarà inserita all’interno di Google Fit, la piattaforma del colosso americano dedicata alla salute. Si potrà utilizzare con i Pixel, gli smartphone prodotti da Google e sarà rilasciata quasi sicuramente anche per tutti i device con sistema operativo Android. La funzionalità potrebbe essere disponibile anche nell’app Sveglia, già installata in automatico sui device. Per garantire la privacy dei tester e dei futuri utilizzatori di Sleep Audio Collection, Google fa sapere che tutti i dati saranno memorizzati soltanto in locale, in modo da garantire la sicurezza degli stessi e non intaccare l’intimità degli utenti mentre dormono (o russano).

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