
Tamburellare è una delle tante attività sociali degli scimpanzé
Con una battuta, potremmo dire che tra le loro tante capacità gli scimpanzé hanno un senso del ritmo davvero bestiale. Un recente studio pubblicato su Current Biology dichiara infatti che i nostri parenti evolutivi più stretti sono capaci di produrre suoni da percussione in modo sorprendentemente simile a quello umano, utilizzando schemi distinti.
Stili diversi, ma nessuno a caso
A dichiararsi certo delle “doti musicali” degli scimpanzé è un team di ricercatori dell’Università di Vienna, della scozzese Università di St. Andrews e de La Sapienza di Roma, che hanno osservato 11 comunità di scimpanzé appartenenti a sei popolazioni e due sottospecie diverse (occidentale e orientale).
Per la precisione, sono stati analizzati in dettaglio 371 episodi di tamburellio, verificando che sia gli scimpanzé occidentali che quelli orientali si impegnano in queste attività in modo non casuale: i colpi sono infatti spesso equidistanti nel tempo, rivelando che gli animali seguono una cadenza ritmica sistematica.
Tuttavia, sono emerse curiose e significative differenze tra le due sottospecie: gli scimpanzé occidentali tendono a mantenere una regolarità costante tra i colpi, mentre quelli orientali alternano intervalli brevi e lunghi. Inoltre, i primi utilizzano un tempo più veloce e integrano il tamburellio più precocemente nelle vocalizzazioni.
I ricercatori hanno anche notato che ogni esemplare presenta uno “stile personale” nel modo di tamburellare, presumibilmente per permettere ai diversi membri del gruppo di riconoscersi e localizzarsi anche a distanza. E questo particolare ha fatto supporre agli studiosi che i suoni emessi con il tamburellio non sarebbero quindi solo un gioco o un'espressione motoria, ma un sofisticato mezzo di comunicazione e interazione sociale.
All’origine del nostro “fare musica”?
“Fare musica è una parte fondamentale di ciò che significa essere umani”, ha affermato Catherine Hobaiter, tra le autrici principali dello studio. “Ma non sappiamo da quanto tempo facciamo musica”. Il fatto che gli scimpanzé condividano alcune delle proprietà fondamentali del ritmo musicale umano, come la regolarità e la struttura temporale, può anche far supporre che l’abilità di percepire e produrre ritmo potrebbe essere emersa molto prima della comparsa dell’Homo sapiens.
In altre parole, noi umani potremmo aver sviluppato il senso del ritmo e l’abilità nel suonare tamburi e batterie partendo da quella degli scimpanzé, che possiamo considerare i nostri parenti più prossimi avendo con loro in comune un ancestrale antenato e circa il 98,6% del DNA.