Mercoledì 24 Aprile 2024

GIOVANNI RASPINI NEL PALAZZO DELLE MERAVIGLIE

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di Eva Desiderio

Mirabilia piene di suggestioni creative. Pezzi unici, irripetibili e rari, realizzati per pura passione di qualcosa che desta meraviglia e stupore. "Per questa nuova mostra a Milano che ho chiamato Gioielli da una Wunderkammer – racconta Giovanni Raspini, imprenditore dell’argento ma anche designer di gioielli pieni di suggestioni e fantasia – ho lavorato più sulle superfici materiche che sulla decorazione. Io sono nato come architetto, poi nel 1985 ho chiuso lo studio ad Arezzo e mi sono messo a lavorare l’argento con le tecniche antiche e manuali ma guardando al futuro. Rilevai un’azienda aretina con personale di grande esperienza e da allora col mio nome siamo cresciuti e affermati. Oggi l’azienda ha 120 dipendenti, di questi 60 lavorano nei nostri 22 negozi. Ne abbiamo in Italia e anche a Montecarlo, Mosca e Londra. Ho appena rinnovato la boutique di via della Vigna Nuova a Firenze. Siamo venduti in Coin e Rinascente con successo e questo mi dà molta soddisfazione. E in atelier e in azienda mi affianco ai più giovani Maestri artigiani, che hanno 87 e 90 anni e hanno tanto da insegnare. Tutto nel segno del fatto a mano, della ricerca sulla materia prima, del Made in Italy autentico e sempre rispettato".

Un artista prima che un imprenditore di valore, questo è Giovanni Raspini che sta lavorando con l’architetto Roberto Baciocchi, "che è prima di tutto un amico", alla ristrutturazione a Monte San Savino della casa natale del Sansovino dove riunirà le sue più importanti creazioni in una galleria molto speciale, "lontana però da ogni museificazione".

Ora a Milano verranno esposti dal 5 novembre anche i 21 pezzi specialissimi di questa Wunderkammer d’argento, che lo stilista toscano del gioiello con atelier che somiglia a un laboratorio alchelico ha dedicato allo stupore per il raro e mai visto, declinato in collane strabilianti da ammirare a Palazzo Visconti. "Location a me cara, anche perché qui immagino giocasse un bambino di nome Luchino Visconti", racconta. Ora a Palazzo Visconti fino all’8 novembre con ingresso gratuito, si apre l’esposizione che segue la trilogia di Wild del 2016, Vanitas Mundi del 2017 e Nautilus del 2019: gioielli sopra le righe, memorabili, illustrati nel volume edito da Edifir Firenze, con introduzione di Franco Cardini. La mostra sarà visitabile anche on line (gioiellidaunawunderkammer.it).

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