Mercoledì 24 Aprile 2024

Il 23 giugno è la giornata mondiale del cane in ufficio

Gli animali domestici portano benefici sul lavoro. E ora anche i politici vogliono Fido in parlamento

Crediti iStock - Giornata Mondiale del Cane in ufficio

Crediti iStock - Giornata Mondiale del Cane in ufficio

La Giornata Mondiale del cane in ufficio quest’anno ricorre il 23 giugno. Proprio negli ultimi giorni il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha presentato una richiesta per trovare, nei regolamenti dell’Assemblea, una maniera idonea per far entrare anche gli animali domestici a Palazzo Madama. Sono diverse le personalità politiche che chiedono da tempo una simile opportunità. Per esempio tra loro c’è la senatrice Michela Biancofiore che, come ha dichiarato lei stessa, per accudire la sua carlina Puggy è costretta ad assentarsi quotidianamente dalle 13 alle 17.

La data

Della presenza dei pet sui posti di lavoro si parla da tempo. La Giornata Mondiale dei cani in ufficio è nata nell’Inghilterra di fine anni Novanta, con il nome di “Take Your Dog To Work Day”, e viene celebrata in Italia. È una data mobile o variabile, si festeggia il venerdì successivo a quella che per gli inglesi è la festa del papà (non il 19 marzo come da noi, bensì la terza domenica di giugno, cioè, per quest’anno, il 18 giugno). Nel 2023, dunque, come anticipato, la ricorrenza in questione ha luogo il 23 giugno.  

Benefici

I cani fanno bene in ufficio. Lo ha dimostrato, tra i vari studi, anche il report pubblicato sull'‘International Journal of Environmental Research and Public Health’. Da questa indagine emerge che Fido risulta essere un valido sostegno per tutti i dipendenti e collaboratori che soffrono di disturbi dell’umore e di depressione. La presenza degli amici a quattro zampe alla scrivania, in generale, è uno stimolo per la creatività, permette di ridurre lo stress e aiuta a socializzare con capi e colleghi e contribuisce a stemperare eventuali tensioni.  

Produttività

Un’altra ricerca, a cura del Banfield Pet Hospital, ha messo in evidenza che la presenza dei cani in azienda costituisce un buon incentivo sul fronte della produttività. Succede dal momento che un lavoratore, per fare la pausa pranzo in compagnia del proprio animale, cerca di non lasciare in sospeso compiti e incombenze varie. Avendolo con sé, inoltre, il dipendente difficilmente chiederà permessi per uscire prima per andarlo a recuperare da qualche parte.  

Aspetti da valutare

Certo, così delineato lo scenario sembra davvero perfetto. Tuttavia l’ingresso dei cani in un ambiente di lavoro non è così semplice né immediato, dal momento che non tutte le razze sono adatte a stare in un ambiente chiuso come un ufficio e non tutti i capi o colleghi amano i quattrozampe e magari c’è anche chi è allergico al loro pelo. Assecondando, giustamente, la loro natura, i cani potrebbero mettersi ad abbaiare o a correre proprio nel ben mezzo di telefonate e riunioni.  

Consigli

A fronte di queste e analoghe considerazioni, l’autrice ed esperta Jennifer Fearing ha suggerito di favorire l’inserimento graduale dell’animale sul posto di lavoro – ove sia già consentito – in modo da osservare i suoi comportamenti e, in caso di zuffe o manifesta aggressività, è bene non portarlo con sé. Sarebbe opportuno anche prevedere zone dog-free e l’uso di filtri anti-allergici per i condotti degli impianti di aerazione. 

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