Giornata della Terra 2021: cos'è e cosa si celebra

La manifestazione globale per la salvaguardia dell'ambiente compie 51 anni: com'è nata e cos'è l'Accordo di Parigi

Evviva un mondo green

Evviva un mondo green

Roma, 22 aprile 2021 - Si festeggia oggi la Giornata della Terra (in inglese Earth Day), vale a dire la più grande manifestazione ambientale del pianeta: un appuntamento che invita a riflettere e ad agire per affrontare seriamente temi fondamentali come l'inquinamento, il riscaldamento globale e la salvaguardia della biodiversità. Nel corso dei decenni la ricorrenza ha coinvolto sempre più nazioni e persone e quest'anno punta a una tre giorni di attivismo, dal 20 al 22 aprile, con anche interventi delle giovani attiviste Greta Thunberg, Alexandria Villasenor e Licypriya Kangujam. Lo slogan della Giornata fa riferimento alla pandemia di Coronavirus: "Mentre il mondo torna alla normalità, non possiamo tornare ai comportamenti di sempre".

Il nostro digital panel con i ministri Cingolani e Giovannini

Come nasce la Giornata della Terra

I primi semi della Giornata della Terra furono gettati nel corso degli anni Sessanta, negli Stati Uniti. I nomi che tornano spesso, in questa preistoria della celebrazione, sono quelli dell'attivista per la pace John McConnell, del senatore Gaylord Nelson (appoggiato dall'allora presidente John Fitzgerald Kennedy) e della biologa Rachel Carson, autrice di un saggio seminale per l'ambientalismo intitolato 'Primavera silenziosa' (1962). Il passaggio dalle intenzioni ai fatti avvenne purtroppo in seguito a un evento catastrofico: il 28 gennaio 1969, una fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil, al largo delle coste di Santa Barbara (USA), causò la morte di migliaia fra uccelli, delfini, foche e leoni marini. Sull'onda del disastro ambientale, gli attivisti statunitensi si coalizzarono e trovarono la forza per lanciare quella che diventerà la Giornata della Terra, celebrata a partire dal 1970.

Le iniziative simboliche

Tradizione vuole che ogni 22 aprile si piantino alberi o semi: lo fanno celebrità e autorità di governo, spesso davanti a fotografi e telecamere, ma l'invito è esteso a tutti gli abitanti del pianeta. Basta un angolo di giardino o il vaso di un terrazzo, purché si agisca nel rispetto dell'ambiente. Fra le iniziative simboliche più eclatanti ci fu quella del 1990, nell'ambito di un'edizione dedicata al tema del riciclo: alpinisti statunitensi, cinesi e sovietici scalarono il Monte Everest e, con l'aiuto di gruppi di supporto, riportarono a valle circa due tonnellate di rifiuti abbandonati da precedenti missioni.

L'accordo di Parigi

La mobilitazione globale ha contribuito al cosiddetto Accordo di Parigi, sottoscritto nel 2015 e firmato nel 2018: impegna gli Stati di gran parte del pianeta a contenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, puntando alla soglia di 1,5 gradi. Scienziati e ambientalisti concordano nel dire che il superamento di queste temperature medie causerebbe un effetto a catena devastante, con la scomparsa di numerosissime specie animali, un sensibile aumento del livello delle acque e la desertificazione di aree sempre più vaste della Terra, con conseguenti ondate migratorie e aumento della povertà.

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