Venerdì 19 Aprile 2024

Gigi Marzullo: "Quando Woody mi regalò i suoi occhiali"

Marzullo e il dono di Allen. Ora torna con interviste "intime e surreali" a personaggi veri e immaginari: "Sono un corteggiatore esplicito"

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Gigi Marzullo, è in uscita il suo libro Si faccia una domanda – 365 domande intime e surreali ai protagonisti del passato e del presente (Rai Libri). Cito a caso qualcuno dei personaggi da lei “intervistati”: Federico II, Roman Polanski, Jerry Lewis, Gengis Khan, Clark Gable, Omero, Alberto Matano, Omero, Ignazio La Russa, Tutankhamon. Mi scusi, ma fatico a trovare un filo logico...

"Non c’è nessun filo logico, come d’altronde è la vita. Ho mescolato personaggi che ho davvero incontrato ad altri che avrei voluto intervistare, come i filosofi greci".

Di personaggi ne ha intervistati parecchi nella sua carriera. Per esempio Glenn Ford...

"Al termine della chiacchierata mi disse che avrei dovuto fare lo psichiatra. Carriera che davvero stavo per intraprendere: sono laureato in medicina".

Un altro nome: Alain Delon...

"Gentilissimo, simpaticissimo. Mi disse che il suo film più bello restava La prima notte di quiete di Zurlini. Sa che il famoso cappotto cammello che Delon indossa per tutto il film era di Pietro Barilla?".

Woody Allen...

"Simpaticissimo. Mi regalò i suoi occhiali: me li spedì da New York".

Vittorio Gassman...

"Mi disse: basta con questo Sottovoce, devi fare Alta Voce, e mandare a quel paese i tuoi ospiti".

Il suo ritratto di famiglia da piccolo?

"Ero molto timido, relativamente introverso, disciplinato. In seconda media fui premiato come ragazzo modello. Ma quando dissi che volevo fare l’attore o il giornalista i miei genitori non furono contenti, soprattutto mia madre. E nemmeno quando andavo in costiera con gli amici più grandi di me e tornavo alle tre di notte. Con loro conobbi molti aspetti della vita che mi erano ignoti, per esempio il rapporto con le donne".

La prima cotta?

"Ricordo il primo bacio. Avevamo 14 anni, ma lei era molto più esperta di me. Ma le donne le ho conosciute veramente solo quando mi sono trasferito a Pisa per l’università".

Qual è la sua tecnica di corteggiamento di una donna?

"Molto esplicita".

Una follia d’amore?

"Lavoravo a Roma, e spesso prendevo l’aereo – per me una vera sofferenza – per andare a Parigi a vederla. Ma non faccio nomi. D’altronde quando sei innamorato fai cose che per gli altri sono folli ma per te sono normali".

Ha detto di non spendere quasi nulla...

"Spendo per vestire, per le macchine, per gli orologi. Spendo poco per mangiare e per viaggiare: piuttosto che andare fisicamente in un Paese, preferisco vedermi un documentario seduto sul divano".

La macchina più prestigiosa che ha avuto?

"Ho guidato molte Jaguar".

È vero che a casa sua non si cucina?

"Uso solo il microonde, anche per far bollire l’acqua della pasta. Il forno mai, e neanche i fornelli. Praticamente sono nuovi. Mi dà fastidio l’odore del cibo. Per me va bene, un po’ meno per mia moglie (Antonella De Iuliis) che vorrebbe mangiare di più. In quel caso andiamo al ristorante".

L’ultima domanda in stile Marzullo: è più facile formulare una domanda intelligente, o è più difficile rispondere in modo intelligente a una domanda banale?

"Fare domande intelligenti non è difficile, è molto più difficile rispondere in modo intelligente a una domanda banale. Ma si può sempre non rispondere".

 

 

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