Giovedì 18 Aprile 2024

Artigianato e Palazzo, raccolta fondi per la Fata Morgana del Giambologna

La rassegna in programma a Firenze nel Giardino Corsini dal 17 al 20 settembre

Il restauratore di Beni Culturali Filippo Tattini al lavoro

Il restauratore di Beni Culturali Filippo Tattini al lavoro

Firenze, 30 giugno 2020 -  “Diamo una mano agli artigiani, per farli sentire considerati nella loro arte e ammirati. Da sempre coi loro tesori sono alla base della nostra civiltà. Hanno una vita difficile, dopo questa pandemia molti di loro rischiano di sparire, bisogna aiutarli ad avere fiducia in se stessi”, dice la principessa Giorgiana Corsini che ventisei anni fa ha fondato con Neri Torrigiani una manifestazione fantastica e importante per il mecenatismo che produce come “Artigianato e Palazzo" che quest'anno si svolgerà come sempre a Firenze nel Giardino Corsini dal 17 al 20 settembre. “Apriremo la stagione delle fiere - racconta Neri Torrigiani - quelle internazionali e quelle fiorentine con una XXVI edizione che si annuncia piena di valori e vitalità. Con un percorso di ricerca con un focus sulle nuove generazioni di artigiani”.

E mai come ora gli artigiani e la loro creatività stanno tornando di moda, come testimonia l'ultima news che arriva da Pitti Immagine e da Dolce e Gabbana che per la sfilata settembrina di Pitti Uomo porteranno in passerella il lavoro di tante botteghe fiorentine. Progetti curati da sempre da Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, fin da tempi lontani che li hanno visti pionieri di queste arti e di questi manufatti.

"In un momento in cui è in atto una tendenza a riportare in Italia le produzioni, valorizzando le specificità dei territori, il settore appare ancor di più una grande opportunità di crescita e di innovazione", affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani."Perché se da un lato abbiamo compreso che le nostre attività saranno sempre di più legate agli strumenti informatici, dall'altra resta pur vero che il capitale del Paese si giocherà proprio sulle nostre competenze artigianali, in grado di coniugare manualità, ingegno e creatività, e di promuovere le ricchezze culturali delle nostre regioni", concludono.

Per quattro giorni ceramisti, molatori del vetro, sbalzatori dell'argento e orafi, intagliatori, restauratori, liutai, sarti, intarsiatori di pietre dure e legno, intrecciatori della paglia, designer, e molto altro, interagiranno con i visitatori mentre sono a lavoro nei loro piccoli angoli di bottega, ricostruiti per l'occasione nelle limonaie e tra i parterre del giardino all'italiana. Un lavoro in loco che tutti potranno ammirare in diretta, una lezione continua di manualità e di cuore che farà molto bene a grandi e piccini.

Ma ci saranno anche mostre nella Mostra sotto la Loggia del Buontalenti e nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini - che per la prima volta si apre al pubblico -  oltre all'importante campagna di raccolta fondi"Giambologna e la Fata Morgana" rivolta al prezioso complesso monumentale della Fonte della Fata Morgana da scoprire tra le colline toscane nel comune di Bagno a Ripoli.

"Giambologna e la Fata Morgana", questo il titolo della campagna 2020, riguarda "un curioso complesso cinquecentesco, la "Fonte della Fata Morgana", esempio particolarissimo di architettura da giardino, a metà tra la tipologia del ninfeo e quella del grotto, che al suo interno custodiva la statua marmorea della Fata Morgana scolpita da un giovanissimo Giambologna, ora in una collezione privata", spiegano gli ideatori del progetto. Un luogo incantato voluto dalla famiglia Vecchietti nel 1571, poi depredato e solo in anni recenti protetto: ma i danni ormai erano compiuti, e ora il tesoro di Morgana ha bisogno di restauri e di rilancio turistico.

La Casina delle Fate ora riavrà la sua Fata Morgana grazie al lavoro di Filippo Tattini, restaurato laureato all'Opificio delle Pietre Dure, che ha realzzato una copia del Giambologna che prima verrà esposta ad Artigianato e Palazzo e poi tornerà a risplendere sulla vasca del monumento in piena campagna, in una atmosfera davvero fiabesca.

La Fata in origine porta un bracciale sul braccio che ora verrà riprodotto fedelmente grazie all'arte del Maestro Orafo Paolo Penko. I lavori di restauro cominceranno presto grazie ai contributi di sponsor come Devon & Devon e B&C Speakers, che poi saranno raggiunti nel loro scopo di mecenatismo da Fondazione CR Firenze, The Nando and Elsa Peretti Foudation, Intesa Sampaolo, Fondazione Ferragamo, Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, Michelangiolo Foundation in collaborazione con Riccardo Barthel.

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