Mercoledì 24 Aprile 2024

I ghiacciai si 'ricorderanno' della pandemia di Coronavirus

Così come accaduto per la Peste nera del Trecento e con antiche siccità, nei ghiacciai resteranno per secoli tracce di quanto sta accadendo oggi nel mondo

Le tracce della pandemia saranno registrare nel ghiaccio

Le tracce della pandemia saranno registrare nel ghiaccio

I ghiacciai sono un archivio della storia della Terra e dell'epopea dell'uomo. Ogni anno nuovi strati di ghiaccio immagazzinano le particelle organiche e inorganiche dell'atmosfera, scattandone una sorta di "foto" che si preserva per secoli. E così come hanno fatto per eventi del passato particolarmente rilevanti o drammatici, probabilmente i ghiacciai stanno già registrando per i posteri anche la pandemia di Coronavirus. Lo sostengono due ricercatori della Ohio State University, Ellen Mosley-Thompson e Lonnie Thompson, specializzati nella raccolta e nello studio di questi antichi dischi fissi di acqua congelata.

Gli effetti del virus immortalati nel ghiaccio

Nei grandi campi ghiacciati, come quelli della Groenlandia, le tracce fisiche, chimiche e biologiche di questo periodo "saranno racchiuse nel ghiaccio e conservate", dice Lonnie Thompson, "il che significa che fra cento o duecento anni quel ghiaccio mostrerà tutto ciò che si trova nell'atmosfera in questo momento e racconterà alle generazioni future cosa sta accadendo oggi". Ad esempio il calo di emissioni di anidride solforosa e diossido di azoto, dovuto allo stop delle attività economiche e del traffico, risulterà evidente nei campioni di ghiaccio (le "carote") che verranno estratti in futuro dagli scienziati. La pandemia potrebbe lasciare anche altre impronte di sé, in forme che adesso non è ancora possibile ipotizzare.

La memoria di un'altra pandemia

Con il Covid-19 potrebbe quindi verificarsi quanto accaduto con un'altra pandemia, la Peste nera di metà Trecento, la più grave e letale che abbia mai colpito l'umanità: in quegli anni crollarono l'estrazione mineraria e la lavorazione del ferro e quindi i ghiacciai "catturarono" quantità minori di piombo rispetto agli anni precedenti. Sempre nel corso del Trecento si verificò anche una lunghissima siccità che ha lasciato nei ghiacciai di tutto il mondo, dalla Cina alle Ande, strati di ghiaccio più sottili rispetto alla media e una maggiore presenza di polveri minerali e sostanze prodotte dall'evaporazione dei laghi. Leggi anche: - I ghiacci polari si sciolgono 6 volte più velocemente rispetto agli anni '90 - Riscaldamento globale, le specie marine stanno cambiando casa - Le renne ci aiuteranno a combattere il riscaldamento globale

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