Mercoledì 25 Giugno 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Il vostro gatto di sicuro vi riconosce, ma non solo dal viso

Uno studio giapponese conferma quanto già osservato in passato: per i felini di casa conta soprattutto l’olfatto

Un gatto su due riconosce il padrone dal viso, conta più l'odore

Un gatto su due riconosce il padrone dal viso, conta più l'odore

Rientrate a casa e il vostro gatto vi viene incontro miagolando per poi iniziare a strusciarsi con la testa contro le vostre gambe. Nessun dubbio che vi abbia riconosciuto, ma può essere che non l’abbia fatto per aver visto il vostro viso: secondo un recente studio condotto all’Università di Agricoltura di Tokyo, infatti, l’olfatto gioca un ruolo fondamentale nell’identificazione degli esseri umani da parte dei felini di casa.

Narice sinistra o narice destra?

Il team giapponese ha selezionato 30 gatti domestici per testare la loro capacità di distinguere il proprio padrone da una persona sconosciuta affidandosi esclusivamente all’olfatto. I ricercatori hanno raccolto campioni di odore umano tramite tamponi passati sotto l’ascella, dietro l’orecchio e tra le dita dei piedi, sia del proprietario del gatto sia di estranei. I campioni sono quindi stati inseriti in tubi di plastica, che sono poi stati presentati ai gatti insieme a un tubo vuoto, usato come elemento di controllo.

Una volta posti davanti ai tubi, i gatti trascorrevano più tempo ad annusare l’odore degli sconosciuti rispetto a quello del proprio padrone. E secondo gli autori dello studio, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Plos One, questo comportamento suggerisce che i felini riconoscono rapidamente l’odore familiare perdendo quindi subito interesse verso lo stesso, mentre dedicano più tempo a esplorare gli odori nuovi, attivando il loro finissimo senso olfattivo per raccogliere informazioni.

Dato curioso emerso dai test: i gatti tendono a usare la narice sinistra per annusare odori familiari e la destra per quelli sconosciuti. Ma se un odore inizialmente nuovo viene annusato a lungo e diventa familiare, il gatto passa automaticamente dalla narice destra a quella sinistra. Questo comportamento, osservato anche nei cani, suggerisce che l’elaborazione di stimoli nuovi avvenga nell’emisfero destro del cervello, mentre l’emisfero sinistro gestisce le risposte a stimoli abituali.

Un gatto su due riconosce un umano dal viso

Precedenti lavori scientifici hanno osservato come i gattini annusino più a lungo l’odore di femmine sconosciute rispetto a quello della madre, o come i gatti adulti esplorino più attentamente gli escrementi di altri gatti estranei piuttosto che quelli del proprio gruppo sociale. E probabilmente anche noi facciamo parte di questa cerchia sociale olfattiva: i risultati di questo test confermano infatti quanto rilevato da un altro studio, secondo il quale solo il 54% dei gatti riconosce un essere umano dal viso.

L’olfatto va quindi considerato uno strumento chiave di identificazione e appartenenza nel mondo felino: i gatti si strofinano tra loro e si leccano per scambiarsi odori, rafforzare il legame e riconoscere i membri del gruppo. Inclusi i loro padroni.