Mercoledì 24 Aprile 2024

Gastel: "Obama, Bebe e gli altri, ritratti con l'anima"

Poeta, nipote di Luchino Visconti, il grande fotografo di moda espone una galleria di 200 volti al MAXXI di Roma: "La Vio, occhi da super eroina"

Barak Obama e Bebe Vio fra i 200 ritratti di Giovanni Gastel esposti al MAXXI

Barak Obama e Bebe Vio fra i 200 ritratti di Giovanni Gastel esposti al MAXXI

"La risata di Barak Obama? L’ho incontrato a un cocktail durante un convegno sulla nutrizione. Gli ho chiesto “ma come mai gli Stati Uniti hanno eletto questo presidente dopo di lei?“ Ecco... quel sorriso a 32 denti è stato la sua risposta. Fortunatamente mi ero portato dietro la macchina fotografica, e ora quel ritratto è insieme agli altri". Duecento volti che danno vita a The people I like, personale allestita fino al 22 novembre al MAXXI di Roma: "La prima mostra organica di ritratti della mia vita», spiega Giovanni Gastel, maestro della fotografia conteso dalle riviste di moda (e non solo), celebre per i suoi still life, poeta e nipote di Luchino Visconti.

Una parentela che ha lasciato il segno? "Il modo di essere artista di mio zio, i suoi film hanno influenzato molto il mio lavoro. Non posso dirvi cosa dovete fare, ci ripeteva il fratello di mia madre Ida (Pace Visconti di Modrone, ndr), ma posso darvi un sistema: pensate solo al prodotto che state realizzando, se farete anche solo un po’ meglio degli altri, tutto il resto verrà da solo".

E aveva ragione? "Da vendere: questo è uno degli insegnamenti che tramando ai giovani che vengono a imparare questo mestiere, insieme al mio più grande segreto".

Che sarebbe? "Quando dovete fare un ritratto scartate le prime 3 o 4 pose che vi vengono in mente, ci ha già pensato qualcun altro. Cercate una lieve differenza e su quella diversità costruite la vostra proposta estetica. Questa unicità creerà un’immagine unica".

Unica come la galleria che dà vita alla mostra romana: Bolle in calzamagia, pensieroso, seduto in una platea vuota; Fiorello, Zucchero, Franco Maria Ricci, Monica Bellucci, Marco Pannella, Tiziano Ferro, Vasco Rossi. E il ritratto di Bebe Vio: come le ha rubato quello sguardo penetrante? "Un’espressione da super eroina, vero (ride, ndr)? Beh, devo ammettere che lei è così, avanti: rappresenta quello che saremo tra 100-200 anni e in questo modo si è comportata durante il servizio, mostrando quella forza negli occhi e le sue braccia meccaniche con orgoglio".

In tanti anni di attività, c’è un ritratto che ha lasciato il segno su Giovanni Gastel? "Sì, senza dubbio quello a Ettore Sottsass: ricordo che andai a Filicudi per realizzare il servizio che mi è rimasto nel cuore, scatti che tutt’ora la moglie del maestro, Barbara Radice, utilizza per le pubblicazioni".

E il volto di donna che non ha mai dimenticato? "Quello di Charlotte Rampling: andai a scattare il servizio per la rivista Femme nel 1990 a Parigi. Lei aveva recitato ne La caduta degli Dei dello zio Luchino, mi parlò a lungo del loro rapporto, del film. Lo ricordo come uno dei pomeriggi più belli e intensi della mia carriera". 

Da Vogue Italia al MAXXI: il coronamento di un lungo cammino. "La prima foto l’ho venduta a diciassette anni, da ragazzo ho fatto un po’ di tutto, foto di matrimoni, cresime, sacrestie. Poi sono stato prelevato dal Made in Italy ed è arrivata l’avventura della moda. I ritratti dei personaggi sono come la mia vita, ossia un’accelerazione totale".

Agli studenti, giovani armati di smartphone pronti a scattare, cosa insegna? "I giovani mi piacciono, ma vanno tenuti a bottega. Ho qualche nipote bravo, e a tutti ripeto che non sono le macchine a fare la fotografia, ma lo spirito e l’intensità della seduzione".

Il ritratto che vorrebbe ancora fare? "Aspetto il momento in cui mi verrà concesso il privilegio di fotografare Dio".

Ma, per farlo, dovrà essere... di là. "Credo che prima o poi dovrò andarci comunque, spero di avere dietro la macchina fotografica".

Intellettuale libero, nipote di Visconti - Ultimo dei 7 figli di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, Giovanni Gastel è nato 64 anni fa a Milano : nipote di Luchino Visconti, è considerato fra i maggiori fotografi internazionali di moda. Intellettuale libero, scrittore e poeta, le sue immagini hanno una classicità senza tempo. Quella di Roma è la sua prima mostra di soli volti.

 

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