Roma, 26 giugno 2025 – Tanti fan e amici, pochi volti noti ai funerali di Alvaro Vitali, morto all’età di 75 anni martedì scorso. “In vita gli è mancato il rispetto”, ha detto il prete durante l’omelia della messa nella Chiesa di San Pancrazio, nel quartiere di Monteverde Vecchio a Roma.
Alle esequie era però presente Carlo Verdone, che lo aveva chiamato come guest star nella nuova e ultima stagione della serie 'Vita da Carlo’. "Ha fatto un regalo lui a me, non io a lui. Mi ha dato il suo volto, la sua amicizia, la sua professionalità, anche se era in condizioni fisiche molto precarie", ha detto l’attore e regista. "Gli ho sempre voluto bene, fin dai primi film di Fellini in cui l'ho visto. Era un punto fermo", ha continuato Verdone sottolineando come il cinema italiano non abbia sempre reso giustizia a figure come quella di Vitali. "Dopo un po' arriva per tutti il momento del tramonto, ed è ingiusto – ha detto –. Ma non riguarda solo lui, succede anche a grandissimi attori. La cosa importante è lasciare una testimonianza con i film e con la propria nobiltà d'animo. E lui era davvero un gran signore".

La moglie Stefania Corona, apparsa particolarmente commossa, ha voluto riprendere quanto detto al prete. "Il parroco ha detto che è mancato il rispetto ad Alvaro in vita, ma lui era una persona forte – ha dichiarato la donna che in chiesa non ha trattenuto le lacrime –. Faceva così con le spalle… però poi soffriva dentro. Su alcune persone ha sofferto molto. Non voglio aggiungere polemiche". A rendergli l’ultimo saluto anche lo scrittore e opinionista Fulvio Abbate.
L’omaggio di Mark Ruffalo
Oggi a ricordare il celebre volto di ‘Pierino’ protagonista di tante commedie sexy all’italiana è stato anche Mark Ruffalo. "Un pensiero e un omaggio a un attore che è stato scoperto da Fellini, Alvaro Vitali. Alvaro è qui con noi, addio Alvaro", ha detto il divo di Hollywood al Parco della Cervelletta, alla presentazione di ‘Amarcord’ di Federico Fellini in occasione dell'undicesima edizione de Il Cinema in Piazza.
Le ultime ore prima di morire
Da quanto raccontato dal suo amico regista Claudio Di Napoli a Fanpage, l’attore aveva firmato per le dimissioni dall’ospedale, dove era stato ricoverato per una broncopolmonite recidiva, perché “non ne poteva più” e “voleva tornare a casa”. Di Napoli rivela di essersi arrabbiato per questa sua decisione. “È stato Manolo, un nostro amico che da qualche tempo gli faceva da assistente, ad andarlo a prendere. Lo ha portato a pranzo a Fiumicino, poi dal barbiere e infine a casa – continua il regista –. Purtroppo, non è nemmeno riuscito ad arrivarci: dopo aver salito i primi tre gradini, si è sentito male e si è accasciato. L’ambulanza è arrivata subito, ma non c’è stato nulla da fare. È morto tra le braccia di Manolo”.
Secondo Di Napoli, gli ultimi giorni non erano stati felici perché l’attore soffriva molto per la decisione della moglie di separarsi.