Giovedì 18 Aprile 2024

Fratelli d’odio alla francese

Andrea

Martini

Il primo film francese del Concorso, Frère et soeur, firmato da Arnaud Desplechin, accompagna lo spettatore in quell’universo di sentimenti reali ed estremi, declinati con forza drammaturgica e interpretati da attori grandiosi, che contraddistingue il suo cinema. Qui Marion Cotillard, celebre attrice teatrale e il fratello Melvil Poupaud, scrittore altrettanto affermato, sono divorati da più di venti anni da un odio reciproco, di cui nessuno dei due sa dare ragione ma che entrambi coltivano con passione. L’agonia e la morte dei genitori li fa sfiorare ma il sentimento di ostilità è così totalizzante che la ripugnanza finisce per destabilizzarli, mettendo in crisi le reciproche sicurezze professionali e familiari.

Che l’odio sia il riempimento di uno spazio lasciato libero dall’amore non è tesi nuova ma Desplechin ne fa un principio narrativo esplosivo e coinvolgente in grado di catturare la platea anche suo malgrado. Alla fine i due fratelli si renderanno conto come quel furore sia loro servito per un personale equilibrio altrimenti impossibile da ottenere. Frère et soeur è un anello di quella puntuale, profonda e, all’occorrenza, feroce analisi dei rapporti familiari che da sempre inspira il regista ma in questo caso la messa in scena di rapporti estenuanti finisce per sfibrare lo spettatore e dal senso d’oppressione indotto dal film si esce con fatica.

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