Lunedì 23 Giugno 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Scoperto il fossile di un misterioso predatore marino con tre occhi

Si tratta di un Mosura fentoni ma è già stato ribattezzato ‘falena marina’ e viveva 500 milioni di anni fa nelle profondità marine: ecco cosa sappiamo di lui

Un esemplare di Mosura fentoni

Un esemplare di Mosura fentoni

Un curioso predatore marino vissuto oltre 500 milioni di anni fa è stato scoperto tra le rocce fossilifere del Burgess Shale, nelle Montagne Rocciose canadesi. Si tratta di Mosura fentoni, soprannominato la ‘falena marina’: un bizzarro animale dotato di tre occhi, artigli affilati e una bocca circolare simile a un temperamatite. Il fossile, eccezionalmente ben conservato, è stato descritto in uno studio pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science da un team di paleontologi del Manitoba Museum e del Royal Ontario Museum.

Come era fatta la falena marina

Un piccolo grande predatore, lungo quanto un dito indice: il Mosura aveva un aspetto sorprendente: artigli spinosi che ricordano un po’ quelli di Edward Mani di Forbice, lembi laterali per il nuoto, e un corpo suddiviso in 16 segmenti con branchie, una caratteristica mai osservata prima nei suoi stretti parenti. “Questa anatomia segmentata nella parte posteriore del corpo suggerisce che questi animali erano in grado di specializzare le varie regioni per funzioni diverse, un comportamento evolutivo molto più sofisticato di quanto pensassimo", ha spiegato Joe Moysiuk, curatore del museo e primo autore dello studio.

Uno dei predatori marini più temibili

Il Mosura appartiene al gruppo estinto dei radiodonti, predatori primitivi tra i più temibili del periodo Cambriano. Nuotava probabilmente come le razze attuali, utilizzando i lembi per spostarsi, e condivideva l’oceano con altri animali marini dell’epoca come l’Anomalocaris canadensis. Il fossile ha permesso anche di osservare il sistema circolatorio dell’animale, basato su un cuore che pompava sangue in ampie cavità corporee chiamate lacune: una struttura semplice ma efficace, simile a quella di alcuni artropodi moderni. Per gli studiosi, questa scoperta è molto importante perché: “Ci aiuta a capire quanto fosse già diversificata la vita prima dell’esplosione cambriana", ha detto Stewart Edie, paleobiologo dello Smithsonian Museum, che ha aggiunto: “Il Mosura dimostra che anche i gruppi considerati evolutivamente meno dinamici erano protagonisti attivi di quella fase esplosiva della storia della vita”.