Giovedì 18 Aprile 2024

Il fossile più antico del mondo "è solo una roccia"

La più antica testimonianza di una forma di vita terrestre risale a 3,7 miliardi di anni fa, ma forse si tratta di un abbaglio

Sezione di roccia stromatolitica (Foto: dgero/iStock)

Sezione di roccia stromatolitica (Foto: dgero/iStock)

Nel 2016, in Groenlandia, un gruppo di ricercatori ha riportato alla luce un fossile risalente a 3,7 miliardi di anni fa. Quella scoperta, accolta dalla comunità scientifica come la più antica testimonianza di una forma di vita sulla Terra, è stata ora smentita da un nuovo studio apparso su Nature, secondo cui il fossile in questione è in realtà… soltanto una roccia. COSA SI DICEVA DEL FOSSILE DELLA GROENLANDIA Secondo il primissimo studio si trattava di stromatoliti, che non sono propriamente resti di animali, ma strutture sedimentarie con caratteristiche peculiari che derivano dall'azione di microrganismi quali alghe e batteri. In sostanza, la morfologia e la composizione chimica delle stromatoliti fornirebbero la prova del passaggio di una qualche forma di vita primitiva. AGLI ALBORI DELLA VITA Il ritrovamento del 2016 aveva suscitato molto clamore in quanto rafforzava l'idea che le prime forme di vita fossero comparse quasi a ridosso della nascita della Terra, avvenuta 4,5 miliardi di anni fa. In precedenza il record del fossile più antico apparteneva a dei cianobatteri racchiusi in rocce stromatolitiche di 3,48 miliardi di anni fa, oltre 200 milioni di anni più "giovani" delle stromatoliti della Groenlandia. OPS, SONO SOLO "ROCCE" Senza entrare troppo nei dettagli, il nuovo studio coordinato dall'astrobiologa della NASA Abigail Allwood afferma che le stromatoliti della Groenlandia sono "troppo perfette", nonché prive di una chiara "firma biologica". In conclusione, si legge nell'articolo, le analisi chimiche e strutturali sembrano suggerire che questi reperti sono il probabile risultato di forze geologiche che non hanno nulla da spartire con la vita organica. BOTTA E RISPOSTA Allen Nutman, che ha firmato il documento del 2016, ha difeso la propria scoperta dalle colonne del Washington Post, sostenendo che il team di Allwood ha semplicemente campionato le rocce sbagliate. L'astrobiologa ha a sua volta replicato all'accusa, dichiarando che le rocce testate sono state prelevate a un metro dal sito originario di Nutman.
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