Fortnite non va, è sparito. Season 11 in arrivo? (O forse qualcosa di più...)

Milano. 14 ottobre 2019 - E adesso che succede? Oggi, all'uscita da scuola non si parlava d'altro: al posto di Fortnite ieri sera (per l'Italia) è apparso un buco nero. E da ore resta lì. Niente sfide con gli amici, non si può 'killare' nessuno, né ricevere ricompense e medaglie virtuali. Panico fra i ragazzini dai 9 ai 16 anni (più over assortiti). I più ottimisti sono sicuri che Fortnite tornerà, con l'undicesima stagione, più appassionante e colorato di prima. Poi c'è la schiera dei pessimisti: è finita. Addio Battle Royale (la modalità in cui 100 giocatori competono per la vittoria finale, riservata a uno solo di essi), addio 'skin' (ovvero i costumi sgargianti che si comprano sul mercato virtuale di Fortnite) e gadget. Toccherà forse uscire in giardino a giocare fisicamente con i propri compagni. Brrr.  

Fortnite è ripartito. Niente Season 11, ecco il Capitolo 2

Perché Fortnite è sparito

Il fenomeno è mondiale. E probabilmente si tratta del più grosso colpo di marketing mai visto su una piattaforma di intrattenimento. C'è chi lo paragona a quanto Taylor Swift svuotò di foto e contenuti i suoi social per promuovere, di fatto, il nuovo disco. Ci sono ragazzini che ne parleranno per mesi: "Ti ricordi di quella volta che...". I genitori non possono sottrarsi, non più di tanto. Ieri sera, c'è chi ha cenato in famiglia con uno schermo nero davanti. "Fa strano", mi confidava una mamma. In realtà, può essere un'occasione per staccare la spina per un po', male non farà.

Fortnite 2 in arrivo

In rete, le voci si rincorrono. Ci ha riso sopra anche Elon Musk, l'inventore di Tesla, che ha ritwittato (con tanto di risata 'Ah, ah') un vecchio post in cui si scriveva che avrebbe comprato e cancellato Fortnite per "salvare i ragazzi". Ma la verità è che il buco nero presto ributterà fuori o la stagione 11, o addirittura un Fortnite Capitolo II, ovvero un gioco che, almeno nelle attese dei ben informati, ci si aspetta fortemente rinnovato. Dunque, nulla cambia perché tutto cambi. Gli appassionati (e i loro genitori) possono stare tranquilli. O no?