Giovedì 18 Aprile 2024

What a feeling: 'Flashdance' di Adrian Lyne compie 40 anni

La vittoria agli Oscar, le critiche, la mancata scena di nudo e il Nick Hurley versione Kevin Costner: tutti i retroscena del film icona degli Anni ‘80

Una scena del film 'Flashdance' (foto Afp)

Una scena del film 'Flashdance' (foto Afp)

"Questa volta la città è Pittsburgh, non Philadelphia; è Jennifer Beals, non Sylvester Stallone, ma 'Flashdance' è sostanzialmente e sfacciatamente 'Rocky', versione ragazza". Con queste parole l'Hollywood Reporter festeggia i 40 anni dall'uscita del film, diretto da Adrian Lyne, che contro ogni pronostico della critica si è guadagnato un posto d'onore nella storia del cinema. Co-prodotto da Jerry Bruckheimer e Don Simpson – la coppia che successivamente ha regalato blockbuster quali 'Beverly Hills Cop' (1984) e 'Top Gun' (1986) - e sceneggiato da Joe Eszterhas, lo stesso di Basic Instinct (1992), 'Flashdance' parla di una diciottenne che insegue un sogno semplice, la danza, ma è anche una storia fatta di forza di volontà, lotta di classe e amore. Nessuno dei creatori della pellicola sapeva, in quel momento, che stava lavorando a un manifesto generazionale.

La giusta Alex Owens

Alex Owens, la protagonista, è un'adolescente con un lavoro da saldatrice che, di notte, si esibisce in spettacoli di danza sul palco di un cabaret, con l'obiettivo di diventare una ballerina professionista. Bruckheimer ricorda che fu proprio il regista Adrian Lyne, alla fine, a puntare su Jennifer Beals, all'epoca poco meno che ventenne. "I capi della Paramount – ha raccontato il produttore – hanno fatto vedere i provini delle attrici alle segretarie: tutte hanno indicato Jennifer". Beals, di recente impegnata con 'The Book of Boba Fett' (Disney+), ha raccontato a Hollywood Reporter la sua versione dei fatti: aveva finito da poco il liceo e si era spostata a Parigi per lavorare tutta l'estate ma, sollecitata dal suo agente, decise di fare tappa a New York durante il viaggio di rientro nella sua casa di Chicago per completare i provini.

Jennifer Beals e Michael Nouri, protagonisti di 'Flashdance' (Afp)
Jennifer Beals e Michael Nouri, protagonisti di 'Flashdance' (Afp)

Il nudo mancato

A Jennifer Beals, all'inizio degli Anni ‘80, non piaceva stare senza far nulla. Mentre venivano ultimate le selezioni per il cast di 'Flashdance', lei si era iscritta alla Yale University e quando ebbe la notizia di aver ottenuto il ruolo da protagonista, Beals aveva iniziato a frequentare da qualche tempo i corsi. Poco male, la carriera universitaria poteva aspettare, ma per l'attrice c'era un limite da rispettare nella sua interpretazione: il nudo. Lyne, noto anche per 'Attrazione fatale' (1987) e 'Deep Water' dello scorso anno, a quanto pare aveva in mente una scena senza vestiti per la protagonista. “Adrian – ha raccontato Beals –  mi ha chiamato per convincermi che avrebbe reso il tutto più raffinato. Io risposi che non volevo mancargli di rispetto, ma non lo conoscevo". E dunque niente da fare. I due non hanno più lavorato insieme, anche se la Bette Porter ha espresso il desiderio di tornare sul set con il regista.

Kevin Costner nel ruolo di Nick

'Flashdance' non sarebbe lo stesso senza la chimica tra la protagonista Alex e il suo innamorato, Nick, proprietario dell'acciaieria dove lavora inizialmente. Tra gli attori in ballo per la parte, ricorda ancora Bruckheimer, c'era niente meno che un giovane Kevin Costner, 28 anni e agli albori della carriera. Costner aveva superato diverse fasi dei provini, leggendo dialoghi anche insieme alla Beals. Alla fine però la scelta è ricaduta su Michael Nouri: di anni ne aveva già 38 e qualcuno storse il naso all'idea di metterlo in scena con una protagonista vent'anni più giovane. Un falso problema, dato che nel 2023 il film è ancora considerato un cult senza tempo. "Per me è stato come ricevere un grande complimento", ha affermato Nouri quando ha ripensato alla sua vittoria su Costner per il ruolo di Nick. I due si sono ritrovati molti anni dopo insieme sul set della serie 'Yellowstone'.

La moda

La rivoluzione che porta il personaggio di Alex Owens non è solo nell'atto della danza come riscatto personale e sociale. 'Flashdance' è anche sinonimo di moda, dagli scaldamuscoli indossati nella scena finale alla famosa felpa con le spalle scoperte. Beals ha raccontato che tutto è nato da un errore: "Avevo lasciato la mia felpa nell'asciugatrice troppo a lungo – ha detto a Hollywood Reporter – e non riuscivo più a far passare la testa. Così ho tagliato il buco, per ingrandirlo". È stato poi il costumista, Michael Kaplan, ad avere l'intuizione di tenere il capo d'abbigliamento in quella maniera, magari un po' migliorato, anche per il film. Una soluzione d'emergenza che, a quarant'anni dall'uscita nei cinema, fa ancora tendenza.

Critica e successo

Su Rotten Tomatoes 'Flashdance' ha un indice di gradimento di appena il 35% e all'epoca del debutto in sala, il 15 aprile 1983, praticamente ogni critico cinematografico concordò nel dire che fosse un film bello da vedersi, ma scarsissimo di contenuti. Eppure raccolse oltre 92 milioni di dollari nei soli Stati Uniti, 201 milioni in tutto il mondo e in Italia divenne la pellicola di maggior successo dell'anno (fonte: Hit Parade Italia). Guadagnò quattro nomination agli Oscar e vinse anche una statuetta per la miglior canzone con l'indimenticabile 'Flashdance ... What a Feeling', prodotta dall'italiano Giorgio Moroder insieme a Keith Forsey. Per Bruckheimer è stata comunque, decisamente, una vittoria: "Un critico, che aveva definito il film una 'discarica', lo ha rivisto 20 anni dopo e ha ammesso 'Mi sono sbagliato'". In fondo, la ricetta per il successo è semplice: "What a feeling, Che sensazione/ Being's believin', Essere è credere/ I can have it all, now I'm dancing for my life, Posso avere tutto, sto ballando per la mia vita", cantava Irene Cara.

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