Giovedì 18 Aprile 2024

Cinema, i film da vedere nel weekend 7-9 maggio. I trailer

Escono fra gli altri 'Corpus Christi', 'Rifkin's Festival' (di Woody Allen), 'Due' e 'Pieces of a Woman'

Scena da 'Corpus Christi' - Foto: Aurum Film/WFS Walter Film Studio/Canal+ Polska

Scena da 'Corpus Christi' - Foto: Aurum Film/WFS Walter Film Studio/Canal+ Polska

Roma, 6 maggio 2021 - Nelle regioni d'Italia in zona gialla le sale cinematografiche stanno riaprendo e la programmazione è tornata a riempirsi di titoli. Ecco dunque i film usciti al cinema in vista del weekend del 7-9 maggio. A seguire ci sono anche le principali uscite della scorsa settimana, per esempio 'Minari' e 'Nomadland'. RIFKIN'S FESTIVAL (dal 6 maggio) Regia: Woody Allen / Cast: Wallace Shawn, Louis Garrel, Gina Gershon Una coppia in crisi sentimentale si reca al Festival cinematografico di San Sebastian e qui, complice una serie di imprevisti, molti nodi verranno al pettine. 'Rifkin's Festival' è una commedia agrodolce ed esistenziale, che mette in scena alcuni dei temi cari a Woody Allen senza però trovare un modo particolarmente originale per declinarli: da qui le recensioni tiepide della critica. Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento CORPUS CHRISTI (dal 6 maggio) Regia: Jan Komasa / Cast: Bartosz Bielenia, Aleksandra Konieczna, Eliza Rycembel Un giovane sperimenta una trasformazione spirituale mentre si trova in carcere, ma la sua fedina penale gli impedisce l'ingresso in seminario: grazie a circostante inaspettate, si fa però passare per un prete e gli abitanti di una piccola cittadina lo accolgono come tale. 'Corpus Christi' è un film drammatico che affronta in modo brillante i temi della fede e della redenzione. È stato candidato all'Oscar 2021 come miglior film internazionale. DUE (dal 6 maggio) Regia: Filippo Meneghetti / Cast: Barbara Sukowa, Martine Chevallier, Léa Drucker Due donne anziane portano avanti da decenni una relazione amorosa che tengono nascosta a tutti, famigliari compresi, spacciandosi per buone vicine di casa: un evento improvviso svelerà la verità. 'Due' è un dramma che affronta temi complessi in modo empatico e profondo: è stato recensito con toni entusiasti e giudicato un ottimo esordio per il regista e sceneggiatore Filippo Meneghetti. PIECES OF A WOMAN (dal 6 maggio) Regia: Kornél Mundruczo / Cast: Vanessa Kirby, Shia LaBeouf, Ellen Burstyn Una giovane coppia decide di avere un parto in casa, ma qualcosa va storto e la bambina muore: un'esperienza devastante per moglie e marito, che si ritrovano ad affrontare una lunga e complessa elaborazione del lutto. 'Pieces of a Woman' è più efficace nella prima parte, ma è tenuto mirabilmente insieme da una Vanessa Kirby in stato di grazia (ha vinto il premio come migliore attrice al Festival di Venezia 2020). Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento MINARI (dal 26 aprile) Regia: Lee Isaac Chung / Cast: Steven Yeun, Yeri Han, Yuh-jung Youn Un uomo di origini sudcoreane decide di trasferirsi insieme alla famiglia in Arkansas, dove lavorare come contadino e conquistare l'agognata stabilità economica: fra il dire e il fare c'è di mezzo il proverbiale mare. 'Minari' è un film drammatico parzialmente autobiografico (regia e sceneggiatura sono di uno statunitense nato da genitori coreani) che è stato accolto benissimo dalla critica internazionale, ha ricevuto sei candidature agli Oscar 2021 e ha vinto quello per la migliore attrice non protagonista (Yuh-jung Youn). Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento NOMADLAND (dal 29 aprile) Regia: Chloé Zhao / Cast: Frances McDormand, Linda May, David Strathairn Dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, una donna anziana carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna. 'Nomadland' è un racconto sospeso fra poesia e realismo, accolto molto bene dalla critica e premiato con tre Oscar 2021: miglior film, regia e attrice protagonista. Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento COLLECTIVE (dal 26 aprile) Regia: Alexander Nanau Il documentario racconta l'indagine giornalistica che seguì il rogo all'interno di una discoteca di Bucarest e la sorte degli ustionati che morirono in ospedale: emerse un quadro di corruzione sistemica che il regista Alexander Nanau racconta con enorme rigore e precisione. 'Collective' era candidato a due Oscar 2021: migliore documentario e migliore film internazionale. Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento MANK (dal 26 aprile) Regia: David Fincher / Cast: Gary Oldman, Amanda Seyfried, Lily Collins Nel 1940 Orson Welles affida all'alcolizzato Herman J. Mankiewicz il compito di scrivere la sceneggiatura di quello che diventerà 'Quarto potere': lui prende spunto dalla propria vita personale e imbastisce la storia di un personaggio dalla personalità titanica. 'Mank' è un affresco storicamente inaccurato (nel senso che lo script di 'Quarto potere' non è del solo Mankiewicz), ma di grande fascino visivo. Dieci candidature agli Oscar 2021, due vittorie: scenografia e direzione della fotografia. Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento IL PROCESSO AI CHICAGO 7 (dal 26 aprile) Regia: Aaron Sorkin / Cast: Eddie Redmayne, Alex Sharp, Sacha Baron Cohen Chicago, anno 1968. Il raduno dei principali gruppi della controcultura statunitense finisce in scontri con la polizia: il governo federale decide di processare i leader dei movimenti e infliggere loro una pena esemplare. 'Il processo ai Chicago 7' racconta fatti realmente accaduti potendo contare sulla celebrata abilità di Aaron Sorkin come sceneggiatore e dialoghista. La critica ne ha parlato bene e l'Academy gli ha dato sei nomination agli Oscar 2021 (nessuna di esse si è trasformata in vittoria). Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento I PREDATORI (dal 26 aprile) Regia: Pietro Castellitto / Cast: Massimo Popolizio, Pietro Castellitto, Manuela Mandracchia I membri di una famiglia colta e alto borghese incrociano i loro destini con quelli di una famiglia borgatara e fascistella. 'I predatori' è un film che adotta un registro fra il comico e il grottesco e rappresenta l'esordio a regia e sceneggiatura di Pietro Castellitto: in media la critica italiana l'ha recensito positivamente. Per saperne di più, leggi il nostro approfondimento

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