
Il paradosso che si frantuma contro l’evidenza: in assenza di luce si possono vedere un sacco di cose. Perché l’oscurità...
Il paradosso che si frantuma contro l’evidenza: in assenza di luce si possono vedere un sacco di cose. Perché l’oscurità permette di vedere cose spesso nascoste del mondo che ci circonda; e di porre domande e cercare risposte sui misteri dell’Universo.
È esattamente quello che intendono dimostrare gli organizzatori del ’Festival di Astronomia’ in programma tra oggi e domenica nell’incantevole borgo mantovano di Castellaro Lagusello, quinta edizione della manifestazione promossa da INAF, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e quest’anno declinata sul tema ’Viaggio nel buio’, condizione ambientale perfetta per conoscere le emozioni, fisiche e mentali, che si possono vivere dopo il crepuscolo e in contesti dall’irrilevante inquinamento luminoso, ben sapendo che la ridotta funzionalità della vista viene parzialmente compensata da altri sensi, l’udito, l’olfatto, il tatto.
La kermesse permetterà d’incontrare ricercatori di fama internazionale; di informarsi sulle ultime scoperte astronomiche; e di familiarizzare – come ricorda Anita Zanella dell’Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna – con le tecniche innovative che oggi permettono di trasformare i dati astronomici addirittura in suoni.
Tema ripreso durante alcuni ’aperitivi scientifici’ che metteranno in relazione l’astronomia con l’archeologia, l’architettura e la psicologia, connessione quest’ultima evidenziata da Massimo Grassi, docente dell’Università di Padova. La kermesse debutterà oggi a Villa Arrighi con la conferenza ’Alla luce del buio’, appuntamento bissato domani con l’incontro ’Dove inizia il buio, esplorare l’Universo con i telescopi’ aperto dal presidente dell’INAF Roberto Ragazzoni.
Ma a tenere banco (www.universointuttiisensi.it) saranno gli spettacoli sonori con brani ’astronomici’ nella serata di domani; e le osservazioni al telescopio del sole, della luna e delle stelle previste in diversi momenti della giornata. Senza dimenticare la Notte Bianca tra domani e domenica cadenzata da concerti e la passeggiata sonora alla vicina Oasi Naturale del Parco del Mincio.
Momento iconico, la proiezione di immagini e filmati astronomici sulle mura di Castellaro Lagusello. E finale invitante sulle rive del romantico laghetto a forma di cuore che fiancheggia l’incantevole borgo dell’Alto Mantovano. Per scomodare la Divina Commedia. E ripetere il verso finale del XXXIV Canto: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.