
L’olio non è solo un condimento. È molto di più: è una categoria mentale, una variabile del vivere bene. All’occorrenza,...
L’olio non è solo un condimento. È molto di più: è una categoria mentale, una variabile del vivere bene. All’occorrenza, anche un fattore identitario per il territorio di appartenenza. Di sicuro per la Lombardia, terra eletta della produzione di extravergini di assoluta qualità ottenuti da cultivar nobili come il Casaliva, il Leccino e il Moraiolo presenti sui maggiori laghi della regione, ma anche in Valle Camonica. Questo week-end a fare da vetrina sarà la primissima edizione del Festival dell’Olio organizzato tra domani e domenica nella vicina Torre del Benaco (Vr) per celebrare la produzione dell’intero Garda, ma dove presenzieranno anche aziende di punta operative nel resto della Lombardia. Tra le altre, la ’Terre & Sapori” di Gargnano e la ’Videlle’ di Puegnago dall’anima decisamente gardesana. Ma anche la ’Scalera di Tedeschi Valentina’ di Darfo Boario Terme e l’azienda agricola ’Massimiliano Gaiatto’ di Perledo, zona rinomata sulla sponda lecchese del Lario.
La manifestazione proporrà lezioni di cucina, laboratori di degustazione e atelier del gusto dedicato agli extravergini che hanno dimostrato un elevato grado di eccellenza. Organizzata in collaborazione con Slow Food, si aprirà domani alle 10.30 all’auditorium della chiesa romanica di San Giovanni con la tavola rotonda ’Quale olivicoltura al servizio dell’ambiente?’ chiusa dalla premiazione dei migliori produttori oleari indicati dall’ultima edizione della guida di settore realizzata da Slow Food. Domenica, sulla piazzetta del porto, mostra-mercato. Sul molo, cooking show dello chef Isidoro Consolini. Domenica pomeriggio, visita al frantoio settecentesco della contrada di Crero.
Paolo Galliani