
Festa della Repubblica: cosa si celebra il 2 giugno
Ogni anno, il 2 giugno, l’Italia celebra la Festa della Repubblica. Si tratta di una delle ricorrenze civili più importanti del calendario nazionale, simbolo della svolta storica avvenuta nel 1946, quando il Paese scelse la forma repubblicana di governo attraverso un referendum popolare.
Non è solo una data da calendario: è il giorno in cui gli italiani, appena usciti dalla Seconda guerra mondiale e dalla dittatura fascista, votarono per decidere il proprio futuro istituzionale. La scelta sancì la fine della monarchia dei Savoia e l’inizio di una nuova fase politica, che avrebbe portato alla stesura della Costituzione e alla costruzione dell’Italia democratica. Ripercorriamo le tappe che hanno segnato l’evoluzione del 2 giugno nella storia repubblicana.
Il referendum del 1946: una svolta storica
Il 2 e 3 giugno del 1946 si svolse il primo referendum a suffragio universale nella storia del Paese: votarono per la prima volta anche le donne, evento epocale nella storia italiana. Il quesito referendario era semplice ma decisivo: monarchia o repubblica?
La partecipazione fu altissima e il risultato chiaro, anche se non privo di tensioni. La Repubblica ottenne circa 12,7 milioni di voti, contro gli 10,7 milioni per la monarchia (voti nulli circa 1,5 milioni). Il re Umberto II, salito al trono solo poche settimane prima, lasciò l’Italia il 13 giugno, avviando l’esilio della dinastia sabauda.
Quando nasce la Festa della Repubblica Italiana
La ricorrenza venne istituita ufficialmente con un decreto legislativo del 1949. La data del 2 giugno era già entrata nella memoria collettiva come quella del referendum del 1946, ma fu nel dopoguerra che assunse anche un valore simbolico e cerimoniale. La prima celebrazione ufficiale si tenne nel 1948, con una parata militare in via dei Fori Imperiali a Roma. Dal 1949 il 2 giugno divenne festa nazionale a tutti gli effetti.
2 giugno: il riconoscimento come giorno festivo
Sebbene la Festa della Repubblica sia stata istituita ufficialmente nel 1949, il 2 giugno non è sempre stato festeggiato come giorno non lavorativo. A partire dal 1977, per effetto di una legge pensata per contenere l’impatto economico delle festività infrasettimanali, la celebrazione fu spostata alla prima domenica di giugno.
Nel 2001, con un provvedimento fortemente voluto dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, la festa è tornata a essere riconosciuta come giorno festivo nazionale, restituendo alla data il suo pieno valore storico e istituzionale.
Il ruolo delle donne nella scelta repubblicana
La Festa della Repubblica rappresenta un momento privilegiato in cui ricordare il ruolo fondamentale delle donne nella vita democratica del Paese. Il referendum del 1946 rappresentò la prima occasione in cui le italiane poterono votare a livello nazionale.
Le donne non solo esercitarono il diritto di voto, ma parteciparono attivamente alla costruzione della nuova identità politica, eleggendo 21 donne all’Assemblea Costituente. Tra queste, figure come Nilde Iotti e Teresa Noce hanno segnato profondamente la storia della Repubblica nascente. La festa del 2 giugno è, quindi, anche una celebrazione della cittadinanza piena e universale.
Le celebrazioni ufficiali a Roma
Ogni anno le principali celebrazioni della Festa della Repubblica si svolgono a Roma, con cerimonie solenni che coinvolgono le massime cariche dello Stato. Il momento più atteso è la parata militare ai Fori Imperiali, alla presenza del Presidente della Repubblica, che depone una corona d’alloro all’Altare della Patria in onore del Milite Ignoto.
La manifestazione del 2 giugno include rappresentanze di tutte le forze armate, dei corpi di polizia e della protezione civile. Altro momento simbolico è il passaggio delle Frecce Tricolori che sorvolano il cielo della capitale, disegnando la bandiera italiana con i fumi colorati.
Oltre alla cerimonia ufficiale, la Festa della Repubblica è anche un’occasione di riflessione sul significato della partecipazione democratica. La memoria del referendum del 1946 riporta al centro del dibattito il valore della scelta collettiva, ricordando le fondamenta su cui si basa il patto democratico italiano. Un giorno che invita a non dare per scontate libertà e diritti conquistati con fatica.