"Far ridere? Per me è uno scherzo". Matano, il giudice nato sul web

Nella giuria di ’Italia’s got talent’ da sei edizioni, Frank ha iniziato con video esilaranti su YouTube

Frank Matano (Newpresse)

Frank Matano (Newpresse)

"Il talento? La capacità di fare qualcosa di spettacolare con grande naturalezza". Parola del re degli scherzi telefonici, comico e giudice di Italia’s got talent Frank Matano, all’anagrafe Francesco Matano. Nato in provincia di Caserta il 14 settembre 1989 da madre statunitense (i nonni materni però sono italiani) e da padre italiano, Matano ha raggiunto il successo da giovanissimo, grazie ai suoi scherzi messi in rete. Nel 2009, la prima esperienza televisiva con Le Iene, poi la conduzione di Sky Scherzando? e la partecipazione a Ti lascio una canzone. Il primo film, del 2013, è Fuga di cervelli, cui seguiranno altre collaborazioni in Italia, come Ma che bella sorpresa, Tonno spiaggiato e l’ultimo, del 2019, Attenti al gorilla. Da ben sei edizioni siede dietro il bancone di Italia’s got talent, il programma in onda il mercoledì su Tv8 (e Sky Uno) che, puntata dopo puntata, conquista sempre più spettatori.

Frank, dopo sei anni da giudice non ha voglia di cambiare?

"No, assolutamente perché il programma si rinnova ogni volta. I talenti sono sempre diversi e con il passare degli anni li trovo anche molto più preparati. Poi ho la fortuna di lavorare in un ambiente molto preparato dove si respira un clima familiare: finché mi vorranno io resto, Italia’s got talent è casa mia".

Un aggettivo per descrivere gli altri giudici dello show?

"Joe Bastianich è americano in tutti i sensi, ha un grande senso dello spettacolo e credo che in questa stagione sia ancora più marcato. Federica Pellegrini è tenace, impara in fretta e si è perfettamente calata nel ruolo. Di Mara (Maionchi, ndr) che dire? Mara è l’amica che tutti vorrebbero, è una donna sincera".

Se le dico: "C’era una volta uno youtuber...", che favola è?

"C’era ma c’è ancora! (ride, ndr). È la favola di un ragazzo che torna in Italia dopo aver trascorso l’adolescenza negli States a studiare. Poi si iscrive all’università di Lingue ma non dà nemmeno un esame. Nel frattempo, invece, inizia a fare gli scherzi telefonici che gli hanno cambiato la vita. Sinceramente li avrei fatti comunque, per passare il tempo: la mia fortuna è stata che, dopo aver scoperto in America YouTube, ho deciso di metterli in Rete".

Anche a scuola faceva scherzi a compagni e professori?

"Certo! Era un pretesto per far ridere, per passare qualche momento in leggerezza".

Si ricorda il primo scherzo telefonico?

"Sì, era una signora anziana delle mie zone. Era il periodo di Natale di quindici anni fa, le dissi che ero suo nipote e poi iniziai a farle una lista infinita di richieste di regali di Natale. Era uno scherzo innocuo ma risi tanto".

A chi vorrebbe fare il prossimo scherzo?

"A Vincenzo De Luca, sarebbe pazzesco".

E lei accetta scherzi?

"Io mi prendo paura facilmente, con me non c’è divertimento".

Uno scherzo tira l’altro e si è ritrovato in tv...

"Sì, è andata esattamente così. Mi hanno chiamato come inviato de Le Iene e lì ho capito che potevo far ridere anche con le candid camera. Ho fatto il programma quando avevo appena 19 anni, è stata una palestra incredibile: è come ritrovarsi a piedi in autostrada e bisogna sapersela cavare".

Il sogno nel cassetto?

"Mettermi alla prova in inglese: fare uno show comico in America, magari dal vivo in qualche club o teatro".

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