L’Eurovision Song Contest 2025, giunto alla sua 69ª edizione, continua a illuminare il palcoscenico della St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera, con una competizione che unisce musica, spettacolo e culture diverse. Dopo una seconda semifinale avvincente, tenutasi giovedì 15 maggio 2025, sono stati svelati gli ultimi 10 Paesi che si uniranno ai finalisti della prima semifinale e ai “Big Five” (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito) più la Svizzera, Paese ospitante, per contendersi la vittoria nella finalissima di sabato 17 maggio. Con un mix di performance emozionanti, sorprese e qualche esclusione eccellente, la gara si preannuncia più aperta che mai. Ecco cosa è successo, chi ha conquistato il televoto e come si delinea il quadro della finale.

Una semifinale ricca di talento e colpi di scena
La seconda semifinale ha visto 16 Paesi competere per 10 posti nella finale, con il pubblico europeo e internazionale chiamato a decidere tramite il televoto. La St. Jakobshalle, trasformata in un’arena spettacolare grazie alla scenografia di Florian Wieder ispirata alle montagne svizzere e alla diversità linguistica del Paese, ha ospitato esibizioni che hanno spaziato da ballate emozionanti a brani pop energici e performance folkloristiche. Le presentatrici Hazel Brugger e Sandra Studer, con il loro carisma e la loro chimica, hanno guidato il pubblico attraverso una serata che ha tenuto incollati milioni di telespettatori, in attesa dell’annuncio dei finalisti.

I 10 paesi qualificati
Dopo una lunga attesa, i risultati del televoto hanno rivelato i seguenti Paesi che hanno conquistato un posto nella finale di sabato 17 maggio:
- Lituania – Katarsis con Tavo Akys: Una ballata intensa che ha colpito per la sua profondità emotiva e l’interpretazione viscerale del gruppo lituano.
- Israele – Yuval Raphael con New Day Will Rise: Un’esibizione potente e carica di speranza, che ha suscitato grande attenzione anche per il contesto geopolitico, con una calorosa accoglienza da parte del pubblico.
- Armenia – Parg con Survivor: Un brano energico che mescola elementi pop e influenze tradizionali armene, con una performance scenica di grande impatto.
- Danimarca – Sissal con Hallucination: Un pezzo elettronico dal ritmo coinvolgente, che ha conquistato il pubblico con la sua modernità.
- Austria – JJ con Wasted Love: Una combinazione di lirismo ed elettronica che ha confermato l’Austria tra i favoriti, come previsto dai bookmaker.
- Lussemburgo – Laura Thorn con La Poupée Monte Le Son: Un ritorno in grande stile per il Lussemburgo, con un brano pop vivace e un’energia contagiosa.
- Finlandia – Erika Vikman con Ich komme: Un’esplosione di pop eccentrico e provocatorio, che ha elettrizzato il pubblico.
- Lettonia – Tautumeitas con Bur Man Laimi: Un omaggio alla tradizione lettone, con un mix di folk e ritmi contemporanei che ha sorpreso per la sua autenticità.
- Malta – Miriana Conte con Serving: Un brano pop-dance che ha messo in luce il talento della giovane artista maltese, con radici italiane.
- Grecia – Klavdia con Asteromáta: Una performance elegante e raffinata, che ha riportato la Grecia in finale con un brano dalle sonorità mediterranee.
Questi 10 Paesi si aggiungono ai finalisti della prima semifinale, annunciati il 13 maggio: Norvegia (Kyle Alessandro con Lighter), Albania (Shkodra Elektronike con Zjerm), Svezia (KAJ con Bara Bada Bastu), Islanda (Vaeb con Roa), Paesi Bassi (Claude con C’est La Vie), Polonia (Justyna Steczkowska con Gaja), San Marino (Gabry Ponte con Tutta l’Italia), Estonia (Tommy Cash con Espresso Macchiato), Portogallo (Napa con Deslocado) e Ucraina (Ziferblat con Bird of Pray).
Le esclusioni eccellenti
Non sono mancate sorprese tra i paesi eliminati. L’Australia, spesso protagonista con performance memorabili, non è riuscita a convincere il pubblico con il suo brano, segnando una delle esclusioni più discusse della serata. Anche la Repubblica Ceca, che aveva puntato su un’esibizione moderna e accattivante, non è riuscita a ottenere il pass per la finale. Queste eliminazioni hanno alimentato dibattiti tra i fan sui social, con molti che hanno espresso delusione per l’esito del televoto.
Il ruolo dei “Big Five” e della Svizzera
Oltre ai 20 Paesi qualificati attraverso le semifinali, la finale vedrà la partecipazione dei “Big Five” – Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito – e della Svizzera, che hanno accesso diretto come membri principali dell’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) e Paese ospitante. L’Italia, rappresentata da Lucio Corsi con il brano Volevo essere un duro, è tra i protagonisti più attesi.
Secondo classificato al Festival di Sanremo 2025 e vincitore del Premio della Critica Mia Martini, Corsi ha già incantato il pubblico di Basilea durante la sua esibizione fuori concorso nella prima semifinale. Il suo brano, un mix di poesia e ironia con influenze rock, è tra i più ascoltati su Spotify in Italia e si posiziona al secondo posto a livello globale, alimentando speranze per un piazzamento nella top five.
La Svizzera, padrona di casa, schiera Zoë Më, mentre la Spagna presenta Melody, entrambe pronte a lasciare il segno. La Francia, la Germania e il Regno Unito, pur non essendo tra i favoriti assoluti, porteranno sul palco performance che potrebbero sorprendere il pubblico e la giuria.
La classifica provvisoria: chi sono i favoriti?
Sebbene l’Eurovision non pubblichi una classifica ufficiale fino alla finale, i bookmaker e il sentiment del pubblico offrono alcune indicazioni sui favoriti. La Svezia, con il gruppo KAJ e il loro brano Bara Bada Bastu, rimane in cima alle previsioni grazie a un pezzo ironico e coinvolgente dedicato alla cultura della sauna, che ha già accumulato milioni di streaming. L’Austria (JJ con Wasted Love) è un’altra contender di peso, con il suo mix di voci liriche ed elettronica che ha conquistato i critici. Tra gli outsider, l’Italia di Lucio Corsi e la Finlandia di Erika Vikman stanno guadagnando terreno, grazie a performance che hanno lasciato un’impronta forte sul pubblico.
La Lituania e Israele, qualificati dalla seconda semifinale, sono considerati potenziali sorprese, mentre l’Ucraina, con il suo Bird of Pray, potrebbe beneficiare del supporto emotivo del pubblico europeo. Tuttavia, l’esito della finale dipenderà dalla combinazione di televoto e voto delle giurie nazionali, un meccanismo che spesso riserva colpi di scena.

L’atmosfera di Basilea e i momenti memorabili
La St. Jakobshalle, con il suo palco caratterizzato da un arco a LED e una passerella che si estende tra il pubblico, ha offerto uno sfondo spettacolare per le performance. La seconda semifinale ha visto anche momenti di celebrazione della storia dell’Eurovision, con un omaggio a Céline Dion, vincitrice per la Svizzera nel 1988 con Ne partez pas sans moi. Il tributo, eseguito dal Neues Orchester Basel e da artisti come Iolanda (Portogallo), Marina Satti (Grecia), Jerry Heil (Ucraina) e Silvester Belt (Lituania), ha emozionato il pubblico, ricordando il prestigio della competizione.
Un altro highlight è stato l’intervallo con Jørgen Olsen degli Olsen Brothers, che ha riproposto Fly on the Wings of Love, brano vincitore per la Danimarca nel 2000. Questi momenti hanno sottolineato il legame tra passato e presente dell’Eurovision, rafforzando il tema di questa edizione: l’unità attraverso la musica.
L’Italia protagonista, anche oltre Lucio Corsi
L’Italia non è rappresentata solo da Lucio Corsi. Gabry Ponte, in gara per San Marino con Tutta l’Italia (sigla ufficiale di Sanremo 2025), ha conquistato la finale con un brano dance che celebra l’energia del Belpaese. Anche Tommy Cash (Estonia) con Espresso Macchiato, un omaggio satirico alla cultura italiana, e il duo italo-albanese Shkodra Elektronike (Albania) con Zjerm hanno portato un tocco tricolore alla competizione. Infine, Miriana Conte, in gara per Malta, ha radici napoletane che hanno reso la sua qualificazione un motivo di orgoglio per i fan italiani.

Dove seguire la finale
La finalissima di sabato 17 maggio sarà trasmessa in diretta su Rai 1, Rai Radio 2 e RaiPlay a partire dalle 21:00, con il commento di Gabriele Corsi e BigMama, una novità di questa edizione. La serata vedrà anche l’intervento di Michelle Hunziker, che si unirà a Hazel Brugger e Sandra Studer come co-presentatrice. A comunicare i voti della giuria italiana sarà Topo Gigio, una scelta originale che ha già suscitato curiosità e sorrisi tra i fan.
Per chi vuole seguire l’evento in streaming, il canale YouTube ufficiale dell’Eurovision Song Contest offrirà la diretta in lingua originale, mentre RaiPlay garantirà l’accesso anche da dispositivi mobili. Il televoto sarà aperto durante la finale, permettendo al pubblico di influenzare il risultato chiamando i numeri 894.001 (da fisso) o 475.475.0 (da mobile) o utilizzando l’app ufficiale dell’Eurovision.
Prospettive per la finale
Con 26 Paesi in gara, la finale di Eurovision 2025 si preannuncia come una delle più competitive degli ultimi anni. La Svezia sembra avere un leggero vantaggio, ma artisti come Lucio Corsi, JJ e Erika Vikman potrebbero ribaltare i pronostici con performance memorabili. L’attenzione sarà alta anche su Yuval Raphael (Israele), la cui partecipazione ha generato dibattiti ma anche un forte supporto da parte del pubblico.
L’Eurovision rimane un evento unico, capace di unire nazioni diverse sotto il segno della musica. A Basilea, la competizione non è solo una gara, ma una celebrazione della creatività e della diversità, con un messaggio di pace e armonia che risuona in ogni nota. Non resta che attendere sabato per scoprire chi alzerà il trofeo e scriverà il prossimo capitolo della storia dell’Eurovision.