Eurovision, le pagelle: Maneskin da 110 e lode

Dai Ferragnez a Cristiano Malgioglio: tutti i voti. Ucraina da 10+ e ottimi i tempi tv

Eurovision, l'esultanza dei Maneskin (Ansa)

Eurovision, l'esultanza dei Maneskin (Ansa)

E' stato bellissimo, la vittoria annunciata, la quasi sconfitta, la risalita, il trionfo al cardiopalma. Sembrava l'Italia che vinceva ai Mondiali nell'82. Le lacrime di Victoria e Thomas, la faccia allibita del batterista Ethan in ginocchio, Damiano scatenato: e tutti a urlare e ad abbracciarsi davanti alla tv, un abbraccio intergenerazionale che grazie a loro unisce padri e figli, madri e figlie, zie nonne cani gatti e pronipoti. Zitti e buoni, e soprattutto belli tutti come il sole e pieni di vita, i Maneskin hanno allentato per un attimo, e sciolto in un lungo momento di gioia, la morsa che ci attanaglia il cuore da mesi e mesi.

Con loro l'Italia torna a prendersi il podio dell'Eurovision per la terza volta nella storia, 31 anni dopo la vittoria di Toto Cutugno quando ancora lo show si chiamava Eurofestival con la canzone "Insieme", e 57 anni dopo Gigliola Cinquetti che vinse con "Non ho l'età". Oddio, pensare che i Maneskin siano la sintesi contemporanea di Cutugno e la Cinquetti dei tempi che furono fa un po' impressione, ma lasciamo perdere, davvero: meglio non pensarci.

Ci voleva questa band chic-rock, quest'ondata di assoluta giovinezza e di bellezza, il sex appeal selvaggio e fluido di Damiano che unico in Europa arrazza in allegria la teenager al pari della tardona e il teenager al pari del tardone, il loro essere animali ribelli da talent, prodotto di puro spirito tv (X Factor) ibridato con l'impuro spirito del rock (la strada), leoni in libertà da show catodico in vitro, per accaparrarsi quel podio oggi, oggi che vale il consenso universale dei social di tutta Europa e oltre, altro che Sanremo. 

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Ferragnez 10

Appello international dai due influencer. Il tifo di Chiara Ferragni e di Fedez è stato una felice sorpresa. Entrambi hanno invitato i loro follower (e in particolare lei tutti i suoi follower internazionali) a votare per i Maneskin (che hanno peraltro battuto Fedez e Michielin a Sanremo), attraverso Instagram, in diretta dal loro appartamento. In un momento altissimo che resterà nella storia dei social, mentre Chiara si rivolgeva al suo pubblico ("Vote 24"), Fedez interveniva nell'inquadratura del cellulare della moglie gesticolando dal bagno, tipica prospettiva wc. Mentre venivano resi noti i risultati del televoto che a dispetto del verdetto delle giurie tecniche facevano balzare i Maneskin in testa, Fedez, uscito dal bagno e seduto a tavola, strabuzzava gli occhi ed esultava. E' ovvio che saranno loro due a condurre l'Eurovision in Italia (a Torino?), l'anno prossimo. 

Cristiano Malgioglio 6

Geniale quando commenta le signore in scena: quella è più gaga che lady, quell'altra è tanto una bella donna, insomma signora non ci interessa nulla della sua vita privata si sbrighi a dirci a chi vanno i 12 punti... Meno geniale quando minaccia di spogliarsi in caso di vittoria dei Maneskin e quando poi lo fa davvero, calandosi i pantaloni e svelando i boxer bianchi col tricolore. Terminare la diretta Raiuno con lui in mutande, dopo un trionfo che mancava all'Italia da trent'anni, cosa significherà mai? E' questa la fine definitiva della storia dell'italico varietà d'autore? E' questo l'inizio di una nuova luminosissima era? 

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Gabriele Corsi 5

Dall'uno del trio Medusa era lecito aspettarsi qualche battuta in più e soprattutto molti mOneskin in meno: quelli che hanno vinto l'Eurovision non sono una versione sbagliata dell'agendina tanto cara a Chatwin, sono un gruppo che dai tempi di X Factor alla vittoria di Sanremo tutti, e loro membri della band per primi, chiamano da sempre mAneskin.

San Marino-Italia n.c.

San Marino dà il voto più alto alla Francia, che in quel momento lì stava pure rischiando di vincere. In compenso l'Italia a San Marino - si parla sempre delle giurie tecniche - di voti non ne dà neanche uno. Complimentoni a tutte e due. Si aspetta nelle prossime ore la dichiarazione di guerra.

Svizzera -10

Ma davvero ha rischiato di vincere? Una canzone così? Uno che la canta indossando una camicia come quella? 

Francia 4-----

Mon dieu, anche no. Qualcuno dica alla signora Barbara Pravi che di Edith Piaf basta l'originale. E soprattutto qualcuno dica ai twittaroli rosiconi d'Oltralpe che bisogna saper perdere: un popolo social che accusa goffamente di una sniffata di coca in diretta tv Damiano dei Maneskin per tentare di invalidare la vittoria del gruppo fa ridere i polli (fait rire les poulets). Dal video del finto scandalo si vede chiaramente che Damiano non sniffa alcunché: forse la vera trappola sta nell'averlo costretto a dire "noi la droga jamais", dopo aver inneggiato sul palco "rock never dies", ma questo è un discorso da vecchi punkettoni complottisti, e anarchici vintage a oltranza. Il rock di oggi non si droga e non dice parolacce secondo regolamento Eurovision (salvo poi infrangere l'autocensura una volta conquistato il podio). Il rock di oggi è fuori di testa ma diverso da loro (dai vecchi rocker drogati e dal linguaggio scorretto), vince al televoto e basta, e va anche bene così, almeno per una notte. 

Portogallo 4

Rispetto alla Spagna ululante del lagnoso guaglioncello Blas Cantò, persino peggio il vorrei essere Prince (ma ci faccia il piacere) portoghese dei Black Mamba

Islanda 60

I Daði & Gagnamagnið (assenti dal live per un caso Covid) hanno comunque riscattato il destino crudele del famoso film Netflix: disegnati da Wes Anderson, si capisce perché il loro video da band disfunzionale  "Think about things" abbia raggiunto i 27 milioni di visualizzazioni

Ucraina 10+

Se non vinceva l'Italia, doveva vincere l'Ucraina dei  Go a Go-a punk ancestrali irresistibili tra il piffero che si suona alle elementari e il carisma della cantante strega Kateryna Pavlenko. Se non loro, i lituani gialli The Roop, con "Discoteque".

Anni '80 7-- 

L'Eurovision l'ha dimostrato: son tornati gli anni '80. Nel look esagerato delle spallone e dei lustrini e fiocconi e nell'elettronica (melodica o dance) a palla. Che il prodotto show della fine della pandemia sia il revival inutile dell'edonismo?

Baiadere 7+

Ma davvero ne abbiamo ancora bisogno? della finta Ariana Grande (Azerbaigian) che canta "Mata Hari"? Delle tre finte Kim Kardashian (Serbia) che cantano (?) chissà cosa? Della finta Britney Speras (Moldavia) che canta sexy di zucchero? In realtà purtroppo sì. Basta che non vincano e solidarizzino in cuor loro - com'è certo - con la russa femminista.  

Tempi tv 110 e lode +

Considerazioni a margine. Perfetta la regia del set Maneskin, con la telecamera quinto elemento della band che si è mossa sul palco insieme ai quattro ragazzi; colpo di teatro l'inquadratura finale dall'alto su Damiano sdraiato per terra che urla qualcosa ululando tipo Frankenstein junior, e col torso seminudo tatuato e il collarino sadomaso e lo sguardo assassino sottolineato dal kajal alza al cielo una gamba e il piedone fasciato nel tacco alto, meme perfetto da riguardare ogni sera prima di andare a dormire per assicurarsi sogni d'oro. Dopodiché: all'Eurovision erano in gara 26 canzoni. Nel tempo compreso tra le 21 circa e le 23 si erano già ascoltate tutte. Se invece dei tempi Eurovision ci fossero stati i tempi dell'ultimo Sanremo a quest'ora eravamo ancora lì ad aspettare di sapere chi avesse vinto. Cosa vorrà dire? 

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