Mercoledì 24 Aprile 2024

Estate di San Martino 2022, storia del santo e dei giorni caldi di novembre

La liturgia cristiana e un ricorrente fenomeno meteorologico si sovrappongono nella giornata dell'11 novembre

Il tepore di una giornata autunnale

Il tepore di una giornata autunnale

La crisi climatica ha portato a temperatura insolitamente alte, dunque venerdì 11 novembre 2022 il fenomeno meteorologico conosciuto come estate di San Martino potrebbe non risultare così eccezionale. Resta invece immutato il fatto che nel medesimo giorno si celebra Martino di Tours, che fu un militare dell'impero romano, si convertì al cristianesimo e divenne uno dei fondatori del monachesimo. Curiosamente, tra le due cose esiste un collegamento.

Previsioni meteo: venerdì ancora sole e clima mite. Vortice freddo nel weekend.

San Martino di Tours

La storia di San Martino di Tours inizia attorno al 316 d.C., anno solitamente indicato come quello della sua nascita (anche se mancano certezze). È invece sicuro il paese natale: si tratta di Sabaria Sicca, che oggi si trova in Ungheria e che all'epoca sorgeva in una zona periferica dell'impero romano, zona in cui vivevano molti soldati. Il padre del futuro santo è infatti un tribuno militare e lo chiama Martino in onore di Marte, dio della guerra, destinandolo a una carriera tra le fila dell'esercito. Nel 331 d.C. Martino parte in direzione della Gallia. Appartiene a un corpo scelto di legionari: uno dei suoi compiti è fare la ronda notturna tra i posti di guardia ed effettuare ispezioni per garantirne la perfetta efficienza. Proprio mentre svolge il suo lavoro accade un fatto che gli cambia la vita. Secondo il racconto della tradizione cristiana, una notte d'inverno, fredda e piovosa, Martino incontra un mendicante: gli stracci che indossa coprono a malapena metà del corpo. Così il legionario taglia in due il proprio mantello e ne regala metà all'uomo infreddolito, in modo che possa coprire le nudità esposte ai rigori del clima. La notte successiva Gesù appare in sogno a Martino: indossa metà del suo mantello e loda il suo comportamento presso gli angeli. Un fatto eccezionale al quale ne segue un altro: al risveglio il mantello è tornato miracolosamente integro. All'arrivo della Pasqua Martino si converte, riceve il sacramento del battesimo e qualche tempo dopo abbandona la carriera militare e si fa monaco. Fa carriera e nel 371 diventa vescovo di Tours, in Francia, sostenuto dall'affetto del popolo. In questo ruolo si dedica con energia alla lotta contro il paganesimo, guadagnando anche fama di possedere virtù taumaturgiche. Muore l'8 novembre 397 e l'11 novembre viene sepolto: proprio quest'ultimo giorno diventa quello a lui dedicato.  

L'estate di San Martino

Esiste una seconda versione dell'incontro fra Martino e il mendicante: sostiene che gli uomini poveri fossero due e che, dopo avere condiviso metà del proprio mantello con il primo, il futuro santo ne abbia donato la parte restante al secondo, incontrato poco dopo. L'ambientazione è sempre quella di una rigida notte invernale, che però repentinamente si rasserena e diventa più calda. Fenomeno miracoloso che portò alla conversione del legionario. In realtà (e mettendo fra parentesi le odierne bizze della crisi climatica) non era infrequente che i primi freddi autunnali fossero seguiti da condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore. Una sorta di un ultimo scampolo dell'estate ormai lontana, che nell'emisfero boreale (cioè il nostro) si verifica all'inizio di novembre. Non si sa esattamente come, ma l'evento climatico e quello religioso si sono così fusi, anche se il termine "estate di San Martino" non è utilizzato in tutto il mondo. Per esempio, nei paesi anglosassoni i giorni caldi di novembre sono chiamati "Indian Summer", cioè estate indiana.

 

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