Estate di San Martino, storia del santo e dei giorni caldi di novembre

L'11 novembre si mescolano la liturgia cristiana e un ricorrente fenomeno meteorologico

Godersi una calda giornata autunnale

Godersi una calda giornata autunnale

Roma, 30 ottobre 2020 - Mercoledì 11 novembre si celebra San Martino di Tours, militare dell'impero romano convertitosi al cristianesimo e diventato uno dei fondatori del monachesimo. Nello stesso giorno si festeggia anche la cosiddetta estate di San Martino, legata a un ricorrente fenomeno meteorologico che però non ha a che fare con la vita e le opere del santo (anche se un collegamento c'è).

La storia di San Martino di Tours

La data di nascita di Martino non è sicura: si parla del 316 d.C., ma di solito questa cifra è seguita da un "circa" che segnala appunto le incertezze degli storici. In ogni caso, nel 316 circa Martino vede la luce a Sabaria Sicca, che oggi si trova in Ungheria e che all'epoca sorgeva in una zona periferica dell'impero romano. Il padre era stato un tribuno militare, il nome Martino gli era stato dato in onore di Marte, dio della guerra: il suo destino sotto le armi era già scritto. Così nel 331 parte per la Gallia, in forza a un corpo scelto di legionari. Uno dei suoi compiti è di fare la ronda notturna fra i posti di guardia ed effettuare ispezioni per garantirne la perfetta efficienza. Proprio durante una di queste ronde avviene il fatto che gli cambia la vita: la tradizione cristiana parla di una notte invernale, particolarmente fredda e piovosa, e dell'incontro con un mendicante coperto di stracci solo per metà del corpo, con l'altra metà nuda ed esposta al rigore del clima. Impietositosi, Martino taglia in due il proprio mantello in modo da condividerlo con il mendicante e poi torna alle proprie mansioni. La notte successiva Gesù gli appare in sogno, vestendo metà del suo mantello, e ne loda il comportamento presso gli angeli. Al risveglio, il mantello era tornato miracolosamente integro. La Pasqua successiva Martino si converte, riceve il sacramento del battesimo e qualche tempo dopo abbandona la carriera militare e si fa monaco. Nel 371 diventa vescovo di Tours, in Francia, sostenuto dall'affetto del popolo, e si dedica a un'energica lotta contro il paganesimo, guadagnando anche fama di possedere virtù taumaturgiche. Muore l'8 novembre 397 e tre giorni dopo viene sepolto: proprio l'11 diventa il giorno a lui dedicato.

L'estate di San Martino

Secondo un'altra versione dell'incontro fra Martino e il mendicante, poco dopo avere donato metà del suo mantello al povero bisognoso il futuro santo incontrò un secondo mendicante, al quale regalò la parte restante del suo mantello, in questo modo rimanendo completamente senza protezione. In quel momento, però, il tempo atmosferico si rasserenò e la temperatura si fece più mite. Un fenomeno che non è insolito nel periodo autunnale, quando i primi freddi sono seguiti da condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore. Quasi un ultimo scampolo dell'ormai lontana estate, insomma, che nell'emisfero boreale (cioè il nostro) si verifica all'inizio di novembre. L'evento climatico e quello religioso si sono così fusi, anche se il termine "estate di San Martino" non è utilizzato in tutto il mondo. Per esempio, nei paesi anglosassoni i giorni caldi di novembre sono chiamati "Indian Summer", cioè estate indiana (c'è anche una canzone dei Doors che ne parla).

The Doors - Indian Summer

 

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