Sabato 14 Giugno 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Dopo il Big Bang queste sono le esplosioni più potenti

Gli astronomi le hanno osservate quando i buchi neri ingoiano e distruggono stelle molto più grandi del Sole

I buchi neri possono ingoiare e distruggere stelle molto più grandi del Sole

I buchi neri possono ingoiare e distruggere stelle molto più grandi del Sole

Gli astronomi hanno osservato le esplosioni di energia più potenti mai registrate nell’universo dopo il Big Bang, mentre stelle massicce, ovvero quelle che hanno una massa molto maggiore rispetto a quella del Sole, vengono fatte a pezzi da buchi neri. Ecco cosa hanno scoperto.

Esplosioni 100 volte più potenti di una supernova

Questi eventi, chiamati Transitori Nucleari Estremi (ENTs), rappresentano una nuova classe di esplosioni cosmiche rare e potentissime, così luminose da sembrare rilasciare più energia di 100 supernove, vale a dire delle stelle esplose. I buchi neri possiedono una gravità così intensa che nulla può sfuggire, nemmeno i fotoni di luce. E i buchi neri supermassicci sono quelli più grandi in assoluto che si trovano al centro delle galassie. Alcuni di questi consumano costantemente gas e polveri, brillando per milioni di anni, mentre altri restano ‘dormienti’ rivelandosi solo quando una stella sfortunata si avvicina troppo. Gli ENTs potrebbero offrire uno sguardo su questi oggetti altrimenti invisibili.

Gli scienziati: “Qualcosa che non avevamo mai visto”

“Abbiamo osservato stelle fatte a pezzi da eventi di distruzione mareale per oltre un decennio, ma questi ENTs sono qualcosa di completamente diverso, raggiungono una luminosità quasi dieci volte superiore a quella che vediamo di solito”, ha detto Jason Hinkle, dell’Istituto di Astronomia dell’Università delle Hawaii, che ha guidato lo studio. Questi potenti eventi non si limitano a brillare brevemente per poi svanire ma possono impiegare più di 100 giorni per raggiungere la massima luminosità e oltre 150 giorni per diminuire del 50% la loro intensità. Si tratta di fenomeni incredibili che liberano una quantità di energia tale da riscaldare il gas nella galassia circostante, bloccare la formazione di nuove stelle e perfino cambiare l’ambiente galattico per milioni di anni.