Venerdì 19 Aprile 2024

Ermanno Scervino In Laguna l’eleganza sfila sul red carpet

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di Eva Desiderio

L’indirizzo è pregiato e prezioso, Calle XXII Marzo, angolo Calle del Sartor de Veste piccola strada dal nome simbolico che porta alla Fenice, in un angolo speciale della Montenapoleone di Venezia tra le firme più belle della moda internazionale. E’ qui che tre giorni fa Ermanno Scervino ha aperto la nuova boutique, sei vetrine luminose, due piani di eleganza, per le collezioni femminili da giorno e da sera, con un privè per ordini speciali per la couture da gran sera e la sposa, settori che vanno fortissimo come dimostrano gli ordini degli ultimi anni. Col direttore creativo, milanese di nascita ma fiorentinissimo di adozione, clienti e vip, stampa internazionale e nazionale, tutti presenti in Laguna per la 79esima edizione della Mostra del Cinema, con red carpet speciale per la maison con due abiti da gran sera, uno rosa shocking indossato da Alessandra Ambrosio, una delle top model più famose al mondo e uno di pizzo nero intagliato, stile sottoveste, sulle magnifiche forme dell’attrice Elisa Sednaoui arrivata da Los Angeles.

Nelle vetrine del brand gli abiti corti di pizzo tempestati di cristalli e di piume, i piccoli tailleur nei colori del prossimo inverno come l’arancio e il giallo, la maglieria ricamata tutta a mano, le cappe in tessuto double circondate di frange, borse e bijoux molto desiderabili. Alla fine della soirèe d’inaugurazione una cena di gala ristretta e curatissima sulla terrazza dell’Hotel Bauer, sotto la luna che illunava la Laguna sulla Chiesa della Salute, tutto a lume di candela con menu stellato e centrotavola di rose tenui, camelie in boccio, trancio di menta e rosmarino.

"Amo molto Venezia, per me che pure abito a Firenze, questa è la città più bella del mondo, che va protetta e tutelata per la sua fragilità e magnificenza, Venezia appartiene a tutti – racconta Ermanno Scervino –. Da vent’anni siamo qui, ma ora abbiamo spostato la boutique in questo angolo di meraviglia che esalta i nostri modelli. Questi giorni della Mostra del Cinema sono i più belli dell’anno per il glamour e i miei abiti indossati da Alessandra e Elisa sul Red Carpet mi hanno emozionato e mostrato ancora una volta tutta l’artigianalità artistica della mia moda".

Un manifesto di positività in questo momento delicato per tutto il settore dello stile oltre che per l’azienda fiorentina che nell’headquarter di Bagno a Ripoli ha 200 dipendenti diretti che salgono a 1000 con l’indotto, all’insegna di un Made in Italy dalla filiera tutta controllata ed etica. "Il nostro saper fare – racconta Toni Scervino, Ceo del brand che vanta 55 negozi in Italia e nel mondo e che insieme al direttore creativo Ermanno Scervino ha inaugurato tre giorni fa la nuova boutique a Venezia – è un modello di attrazione anche per i nuovi turisti che stanno tornando in Italia. Segno che lo stile di Ermanno è unico e attuale e piace".

Il mercato è cambiato. "I miei negozi di Mosca e San Pietroburgo con Bosco dei Ciliegi sono aperti – spiega Ermanno Scervino – e ci siamo adeguati subito con nuovi prezzi e prodotti adeguati al tetto di 300 euro a pezzo stabilito dopo le sanzioni. Ma non trovo giusto che per esempio in America possano vendere i propri abiti fino a 1000 euro".

A fine anno l’azienda prenderà la gestione diretta della boutique parigina di Faubourg St. Honorè finora in franchising. Anche questo un altro segnale di positività e di voglia di reagire. "Nonostante tutto siamo ai livelli del 2019 – dice l’ad Toni Scervino – sia come fatturato che come redditività. E questi numeri ci confortano e ci spingono a fare sempre meglio. Il mercato è cambiato, vendiamo il 52% dei nostri capi in Europa, il restante tra Cina, Russia, America e mondo. Perché il prodotto di qualità paga. E in America abbiamo stravenduto. Presto apriremo due boutique, a New York e a Los Angeles, che si aggiungeranno al nostro monomarca di Miami che va benissimo! Finora per noi il mercato Usa era marginale: in pochi mesi tutto è cambiato e in meglio. Abbiamo anche una bella prospettiva in Medio Oriente, con l’apertura di un monomarca nei Paesi del Golfo dove già siamo nei multimarca e nel mall. Purtroppo non troviamo giovani da assumere in sartoria e nel maglificio e questo sarà un problema nel futuro".

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