Mercoledì 24 Aprile 2024

Ermal Meta: "Dopo il romanzo, voglia di ’live’"

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di Andrea Spinelli

Storia di Kajan. Anzi, di Ermal. Il giovane protagonista del suo primo romanzo Domani e per sempre regala a Meta una vita di ricambio rispetto a quella che da domani lo riporta sui palcoscenici per raccontare la Tribù urbana celebrata dal suo ultimo album, uscito nel 2021 sulla scia del terzo posto a Sanremo con Un milione di cose da dirti. Una ventina di appuntamenti che da Genova portano il cantautore albanese pure a Brescia il 13 luglio, Ferrara il 21, Monte Cucco (Perugia) il 30, Porto Recanati il 31, Gavorrano (Grosseto) l’8 agosto e Forte dei Marmi il 9. Ermal, quanto c’è di lei in Kajan protagonista di questo bestseller dedicato "ai figli di un tempo ferito, che il tempo non ha potuto ferire"?

"Poco. Non ho voluto mettermi al centro della storia, perché avrei stravolto l’intento iniziale ovvero raccontare una storia di un paese come l’Albania, rinchiuso da un regime dittatoriale prima del blocco sovietico e poi, dopo la scomparsa di Stalin, vicino alle posizioni “meno morbide“ del Partito Comunista Cinese. Un intreccio di vicende umane in cui la musica c’è e non c’è, anzi è la tela su cui viene proiettato il film".

Quanto c’è di vero?

"Molto. Anche se ho sempre usato la mia musica per raccontare, avevo una gran voglia di esprimermi in maniera diversa, rendendo magari omaggio alla mia terra perché abbiamo tutti un debito verso le nostre origini". I diritti di traduzione sono già stati venduti in Germania e Spagna, e sono già stati opzionati i diritti per una serie tv. La dirigerebbe?

"No. Però mi piacerebbe molto scriverne la colonna sonora".

Ora riparte con i concerti...

"Sì, posso dare sfogo alla voglia di live che mi portavo dietro dal 2019. A ottobre, però, comincio a scrivere un nuovo album e un nuovo romanzo".

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