Sabato 20 Aprile 2024

Ennio Morricone pop. E' suo il sound degli anni '60

Da 'Abbronzatissima' a 'Guarda come dondolo', da 'Il mondo' a 'Sapore di sale', il maestro collaborò con i più noti cantanti e cantautori italiani

Ennio Morricone (Ansa)

Ennio Morricone (Ansa)

Roma, 6 luglio 2020 - Chi si commuove ascoltando le note che Ennio Morricone - morto nella notte a 91 anni - scrisse per 'Mission', probabilmente non sa di aver ballato sulle note arrangiate dal grande maestro per alcuni brani pop così famosi da essere entrati nella storia del costume italiano e da aver fatto da colonna sonora agli anni '60. A riprova della versatilità, dell'originalità e della modernità del compositore L'elenco è davvero lungo, ma i casi di 'Guarda come dondolo' e 'Abbronzatissima' sono emblematici (e fanno parte del felice sodalizio di Morricone con Edoarto Vianello). Ebbene sì: Morricone, colonne sonore a parte, è stato anche un grande arrangiatore e compositore di 'canzonette'. 

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Gli esordi di Morricone

La prima collaborazione risale al 1958 quando arrangia "Buon Natale a tutto il mondo" di Domenico Modugno. Nel 1961, lo stesso anno in cui le sue colonne sonore debuttano al cinema accompagnando le sequenze de "Il federale" di Luciano Salce, compone "Faccio finta di dormire" e "Cicciona Cha Cha" per Vianello. L'anno dopo, è quindi il 1962, prosegue l'attività con Salce nei film "La voglia matta", "La cuccagna", e anche con Vianello per il quale arrangia il 45 giri "Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo" e "Abbronzatissima".

Per quanto riguarda la composizione pop è invece la volta di altri due giganti del cantautorato italiano: Luigi Tenco - per il quale arrangia le musiche di "Quello che conta" - e Gianni Morandi per il quale compone "Go-Kart Twist". Nel 1963, parallelamente al lavoro con Lina Wertumuller per "I basilischi", compone "Pel di carota" per Rita Pavone e "Nel corso" di Gino Paoli, per il quale arrangerà anche "Sapore di sale" l'anno dopo (qui il  testo è proprio della Wertumuller, in un crossover di artisti del panorama culturale italiano del massimo livello).

Sergio Leone, compagno di scuola

Il 1964 al cinema è l'anno della consacrazione: escono ben nove film musicati da Morricone e tra questi "I maniaci" di Lucio Fulci, "I marziani hanno 12 mani" della coppia Castellano e Pipolo, "Prima della rivoluzione" di Bernardo Bertolucci ma, soprattutto, "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone, tra l'altro suo compagno alle elementari, grazie al quale si aggiudicherà il primo Nastro D'Argento. In radio quell'anno però viene suonata "Domani prendo il mio treno" di Paul Anka.

Il sound degli anni '60

Come giovane compositore e arrangiatore della casa discografica Rca, Ennio Morricone è stato molto prolifico, confezionando brani come "Sapore di sale" di Gino Paoli, "Il mondo" di Jimmy Fontana, "Se telefonando" di Mina (testo di Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara) e i tanti successi di Edoardo Vianello.  Ha composto musica e arrangiamenti per canzoni interpretate da Edoardo Vianello come "Faccio finta di dormire", "Cicciona cha cha", "Pinne fucile ed occhiali", "Guarda come dondolo", "Abbronzatissima" e "Il peperone".  E' di Morricone la musica delle canzoni "Quello che conta" di Luigi Tenco (testo di Luciano Salce), "Penso a te" di Catherine Spaak, "Canzone della libertà" di Sergio Endrigo, "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" e "Se perdo anche te" di Gianni Morandi.

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